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Riappare il Ponte sullo Stretto speriamo che sia la volta buona

PALERMO – Il Ponte sullo Stretto “se non ci fosse stata la sinistra, sarebbe già in funzione da tempo”. Silvio Berlusconi, mentre a Palermo si cerca l’accordo sulla candidatura unitaria del centrodestra sulla successione a Musumeci, torna sull’opera simbolo delle promesse elettorali mai realizzate, lanciando un nuovo messaggio agli alleati.

Berlusconi torna sul Ponte sullo Stretto e l’Alta velocità al Sud

“È grazie al nostro Governo – ha aggiunto il Cavaliere nel corso di un’intervista a Radio Norba – che l’Alta velocità è arrivata a Salerno, accorciando l’Italia, ma la rete dell’Alta velocità va estesa a tutto il Sud, deve raggiungere le regioni adriatiche e deve estendersi fino alla Sicilia, naturalmente con la realizzazione, direi finalmente, del ponte sullo Stretto di Messina, un’opera che avevamo già approvato, già finanziato, già appaltato”.

Anche Matteo Salvini favorevole

Sul tema anche Matteo Salvini si è detto a favore, aggiungendo che si lavora già sui dettagli: “Scripta manent, il Ponte porterebbe l’ingegneria e la sapienza italiana agli occhi del mondo”, ha detto nelle scorse ore il leader leghista a Radio Libertà.

Il silenzio di Giorgia Meloni

Almeno per il momento, pesa però il silenzio di Giorgia Meloni, che sul Ponte si era espressa a favore in tempi non sospetti, per esempio nel giugno dello scorso anno, ospite a Palermo, quando disse che “il Ponte sullo Stretto è un’infrastruttura che FdI sostiene da sempre”. Parole, quelle di Meloni, che adesso però sembrano lontane. Perché non è detto che il collegamento stabile dello Stretto possa rientrare nel programma per le prossime elezioni.

Sul programma elettorale la leader di Fratelli d’Italia sembra intenzionata a puntare innanzi tutto sulla sostenibilità di spesa, facendo le prove di quello che sarà l’eventuale lavoro a Palazzo Chigi se toccherà a lei la guida del prossimo Governo.

Anche per questo, si rafforza la leadership di Meloni tra gli alleati. Dopo il via libera dello stesso Berlusconi, oggi sono stati i centristi ad affermare dire in coro che “è lei la predestinata alla guida del Paese, la leader dell’alleanza”.

Vista questa unità d’intenti, quantomeno a livello nazionale, si attende adesso un programma che metta d’accordo tutti. Che arriverà a breve, come assicurato dal coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani. “Stiamo lavorando intensamente. Siamo a un passo dall’accordo definitivo. È stato chiuso il testo del programma comune, che punterà sul ruolo dell’Italia nel mondo, la conferma dei nostri impegni con l’Europa, con la Nato e l’occidente e per la difesa dell’integrità territoriale dell’Ucraina. La riduzione della pressione fiscale, la realizzazione infrastrutture, l’alta velocità fino alla Sicilia, quindi anche il Ponte sullo Stretto. E ancora riforma completa della giustizia, riduzione fardello burocratico”.