“Rimettere in discussione la candidatura di Musumeci significherebbe mettere in discussione il lavoro svolto finora”. Così il responsabile organizzativo di FdI Giovanni Donzelli, a Palermo, parlando con i giornalisti delle prossime elezioni regionali. “Al momento non c’è un nome nostro per la Regione che non sia quello di Musumeci – ha aggiunto – Tra l’altro in tutta Italia è sempre valsa la regola della ricandidatura dell’uscente. Se il centrodestra in Sicilia ha ben governato, e Musumeci lo ha fatto, e se tutti i partiti che lo sostengono sono gli stessi che vogliono ripresentarsi insieme non avrebbe senso cambiarlo”.
“La campagna elettorale per il Comune di Palermo noi l’abbiamo già iniziata da tempo”, ha detto Donzelli parlando con i giornalisti della candidatura a sindaco di Carolina Varchi. “Siamo qui a sostenerla. Non vedo grandi divisioni. Noi abbiamo fatto una proposta, siamo secondo i sondaggisti il primo partito d’Italia e sicuramente siamo il primo partito del centrodestra. Noi siamo compatti sulla nostra proposta, gli altri sono un po’ divisi e con proposte, per il momento, più deboli e meno chiare: non vedo perché si debba chiedere a noi un passo indietro. Facciamo piuttosto tutti un passo avanti: proviamo a vincere Palermo e a dare a questa città la possibilità di essere ben governata”.
“Palermo come merce di scambio per regionali? Noi non abbiamo intenzione di fare grandi scambi anche perché devo capire il concetto per cui se FdI prende Palermo non può confermare Musumeci. Non mi sembra che questa regola valga a Milano dove la Lega ha avuto la candidatura a sindaco e hanno comunque tutta l’intenzione di indicare loro il presidente della Regione. Se si stabilisce che le regole nel centrodestra non valgono solo per FdI allora ci poniamo una domanda. E chiaro che noi abbiamo l’obiettivo di vincere e governare bene, se lo scopo degli altri è indebolire FdI è un problema loro”.