Elezioni Sicilia, stallo nel centrodestra su Regionali e Palermo, vertice leader in settimana - QdS

Elezioni Sicilia, stallo nel centrodestra su Regionali e Palermo, vertice leader in settimana

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Elezioni Sicilia, stallo nel centrodestra su Regionali e Palermo, vertice leader in settimana

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martedì 15 Marzo 2022

Si attende confronto tra Salvini Meloni e Tajani per sbloccare situazione, ieri Miccichè a colloquio da Berlusconi ad Arcore

Il centrodestra ancora in ordine sparso in Sicilia per la scelta sia del candidato governatore alla prossime regionali che del nome del sindaco di Palermo. Il rebus elettorale ormai è sul tavolo nazionale.

E si attende un vertice tra i leader di Lega Fdi e Fi per sbloccare lo stallo attuale: il summit, riferiscono fonti parlamentari, potrebbe tenersi questo fine settimana, tra giovedì e venerdì.

Miccichè ad Arcore, faccia a faccia con Berlusconi, dopo le polemiche in Sicilia

Ieri, intanto, il coordinatore regionale forzista nell’Isola, Gianfranco Miccichè, è stato ad Arcore per incontrare Silvio Berlusconi e fare il punto della situazione politica. Sabato scorso, nel corso di una riunione all’Ars, presente la senatrice Licia Ronzulli, responsabile nazionale di Fi per i rapporti con gli alleati, Miccichè ha lanciato come candidato azzurro per Palermo, l’ex presidente dell’Ars, Francesco Cascio, la cui corsa dovrebbe essere ufficializzata a breve.

Micchichè, che in un primo momento aveva sostenuto l’esponente dell’Udc, Roberto Lagalla, assessore regionale all’Istruzione del governo Musumeci (che ora potrebbe correre da solo sotto le insegne dei centristi), avrebbe optato per Cascio dopo che da più parti in casa azzurra è arrivata la richiesta di “battere un colpo” e schierare in campo un nome di Fi, come risposta al candidato di Fdi, Carolina Varchi, e a quello proposto dalla Lega, Francesco Scoma.

Elezioni regionali, resta il nodo di Musumeci

Quanto alle regionali, resta sempre il nodo di Nello Musumeci: la sua riconferma a presidente della Sicilia sarebbe caldeggiata da Berlusconi e Giorgia Meloni, ma lascerebbe scettica parte di Fi, ovvero l’ala che fa capo a Miccichè, mentre Matteo Salvini starebbe a guardare e non vedrebbe male in campo il ‘suo’ Nino Minardo.

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