Giustizia

Emanuele Scieri, chiesto rinvio a giudizio per cinque


La Procura della Repubblica di Pisa ha chiesto il rinvio a giudizio per i cinque indagati a vario titolo nell’inchiesta sulla morte di Emanuele Scieri, il parà siracusano morto nella caserma Gamerra di Pisa il 13 agosto del 1999.
L’udienza preliminare si svolgerà il prossimo nove novembre davanti al gup Pietro Murano.

Rischiano il processo tre ex caporali – Luigi Zabara, Andrea Antico e Alessandro Panella – accusati di omicidio volontario aggravato da motivi futili e abietti, ma anche Salvatore Romondia, 73 anni, di Pisa, all’epoca aiutante maggiore, e l’ex comandante dell’epoca della Folgore, il generale Enrico Celentano, 76 anni.

Sia Romondia, che il generale Celentano sono accusati di favoreggiamento.

Secondo la ricostruzione odierna della Procura di Pisa, Scieri, che aveva 26 anni, la sera del 13 agosto fu vittima di percosse da parte dei tre ex caporali in conseguenza di un violento atto di nonnismo consumatosi all’interno della caserma, in un’area dismessa in prossimità di una torre di prosciugamento dei paracaduti.

Per sfuggire alle botte tentò di salire sulla scaletta in ferro all’esterno della torre, ma qui fu raggiunto e colpito ancora perdendo l’equilibrio e precipitando a terra da un’altezza di diversi metri.

Il suo corpo fu abbandonato e fu ritrovato solo tre giorni dopo.

Gli investigatori avrebbero anche individuato le prove delle attività illecite di copertura messe in pratica nell’immediatezza dei fatti dall’ex aiutante maggiore e dall’allora comandante della Folgore.

Per la morte di Scieri c’è già stata davanti al gup militare di Roma l’udienza preliminare, aggiornata al 18 settembre, che vede imputati i tre ex caporali.

Luigi Zabara, Andrea Antico e Alessandro Panella devono rispondere del reato di violenza a inferiore mediante omicidio pluriaggravato in concorso.