Settimane infernali per la Sicilia, afflitta da diverse emergenze. Il Direttore Generale della Protezione Civile Regionale Salvo Cocina traccia un bilancio dopo l’alluvione di Stromboli, le ondate di calore, centinaia di incendi, il grande rogo di Pantelleria e quelli di Palermo che hanno provocato diverse evacuazioni fino a quello della discarica di Bellolampo. Fondamentale per arginare le emergenze la coordinazione tra Protezione Civile, Corpo Forestale regionale, Vigili del Fuoco, Comuni e volontari.
“Settimana difficile per la Protezione Civile regionale? Non solo ma anche del Corpo Forestale della Regione, dei Vigili del Fuoco e soprattutto del grande volontariato siciliano che ha contribuito notevolmente a gestire le emergenze – dice Cocina -. È cominciato tutto il 12 agosto con la forte pioggia di Stromboli. Detriti trasportati a valle, case infangate e chiuse (ancora adesso si sta lavorando e sul posto si trova un centro operativo permanente). Tuttavia la giornata pessima è stata giovedì, 18 agosto, con decine e decine di grossi roghi che hanno impegnato tutto il sistema antincendio siciliano. Al lavoro 150 squadre della Forestale, 80 squadre dei Vigili del Fuoco e 150 squadre di volontari di Protezione Civile a supporto delle forze antincendio. I roghi hanno provocato anche l’evacuazione di case ed edifici, basti pensare a quello che è successo nelle periferie di Palermo (lì c’è stata l’aggravante del fumo dei rifiuti dati a fuoco in alcune strade). E per completare la giornata l’incendio della discarica di Bellolampo, per fortuna limitato e parziale. Si è intervenuti subito, la Rap è intervenuta subito con i mezzi di movimento terra. Successivamente sono intervenuti i Vigili del Fuoco e anche noi della Protezione Civile abbiamo portato mezzi per il soffocamento delle fiamme“.