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Enna, acqua e partite pregresse, chiesto confronto con l’Ati

ENNA – Servizio idrico – e costi dello stesso – ancora in primo piano, in particolare per ciò che riguarda le cosiddette partite pregresse. Il dibattito sull’argomento è stato ancora una volta alimentato da Federconsumatori provinciale, che in una nota ha fatto il punto sulla situazione e formulato richieste urgenti ai rappresentanti dell’Assemblea territoriale idrica.

“La decisione della Corte di Cassazione n. 17959/2021 – hanno sottolineato dall’associazione – ha dichiarato l’illegittimità del meccanismo di recupero delle cosiddette partite pregresse, ovvero i conguagli tariffari previsti dalla delibera dell’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera n. 643/2013). La delibera Arera era un provvedimento amministrativo che aveva dato il via libera alla richiesta di conguagli da parte del gestore AcquaEnna Scpa nei confronti di tutti gli utenti della provincia di Enna. La sentenza della Corte di Cassazione ha sancito che la delibera Arera è in contrasto con la legge: l’inserimento in bolletta delle partite pregresse è ‘chiaramente contraria al principio dell’irretroattività dell’atto amministrativo e anche al principio di corrispettività della tariffa’, poiché sono conguagli che non derivano dall’applicazione delle regole tariffarie”.

Come ricordato dall’associazione dei consumatori, le partite pregresse sono state applicate dal gestore a tutti i clienti domestici e perfino a chi non ancora fruiva del servizio idrico in quegli anni. La contestazione delle partite pregresse sulle bollette dell’acqua è una battaglia che Federconsumatori porta avanti da molto tempo: questa importante pronuncia apre le porte alla richiesta di rimborso per chi ha già pagato tali conguagli ritenuti illegittimi”.

Da qui l’invito ai cittadini a rivolgersi agli sportelli dell’associazione, presenti nei vari comuni ennesi, per ricevere assistenza nelle richieste di rimborso con la relativa messa in mora. “Federconsumatori Enna – hanno aggiunto i rappresentanti dei consumatori – ha già richiesto di aprire un Tavolo di confronto sul tema con l’Assemblea territoriale idrica (Ati), coinvolgendo le forze economiche, sociali e politiche, fino a oggi senza successo”.

“Chiediamo pubblicamente all’Ati – ha concluso la presidente provinciale di Federconsumatori, Enza Bartoli – di deliberare per la sospensione dell’applicazione delle partite pregresse e chiediamo ai singoli Consigli comunali di prendere posizione sulla illegittimità dell’inserimento di tale voce nelle bollette del servizio idrico integrato”.