Enna

Enna, impegno dell’Amministrazione sul versante dei diritti umani

ENNA – La Giunta municipale, presieduta dal sindaco Maurizio Dipietro, ha aderito e approvato lo schema di protocollo d’intesa a protezione della crisi umanitaria in Afghanistan, unitamente al Comitato Pari opportunità degli avvocati di Enna, al Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Enna e alla Camera penale sezione di Enna e agli altri Comuni sottoscrittori.

Il Protocollo d’intesa sottoscritto disciplina le modalità di collaborazione, coordinamento e formazione che le parti firmatarie, nell’espletamento delle proprie funzioni istituzionali, porranno in essere per l’attuazione di ogni iniziativa utile a favorire la piena applicazione della normativa nazionale ed internazionale sulla tutela dei diritti umani, in particolare in favore dei rifugiati afghani.

L’auspicio è quello di confermare e innovare la buona prassi italiana dei corridoi umanitari, per consentire l’approdo in sicurezza di tutte le persone che dovessero trovarsi in pericolo di vita o impossibilitate, in seguito a loro caratteristiche personali e vicende umane pregresse, a un esercizio pieno dei diritti fondamentali.

L’Ordine degli avvocati di Enna, il Cpo e la Camera penale, provvederanno a istituire un elenco di avvocati che presteranno ai richiedenti asilo assistenza legale, sussistendone i requisiti di legge, ai sensi del Dpr 115/2002 (istitutivo del patrocinio a carico dello Stato,) e, diversamente, nulla chiedendo ai propri assistiti.

Il Comune attingerà dall’elenco in questione i nominavi degli avvocati a cui segnalare i casi, adottando un criterio di scelta turnario privilegiando i professionisti presenti nel territorio di competenza e/o nell’immediate vicinanze. A curare la realizzazione della short-list e a definire un disciplinare per il conferimento di incarico professionale ai legali sarà un apposito Comitato tecnico scientifico, che avrà altresì il compito di impegnarsi per l’estensione delle caratteristiche previste dal gratuito patrocinio alle vittime di discriminazione.

Il Protocollo non ha scadenza e potrà essere, d’accordo tra le parti, integrato, implementato e modificato per iscritto in ogni momento e non comporterà alcun onere finanziario per la sua attuazione. Dopo l’approvazione della delibera, con separata votazione, la stessa è stata resa immediatamente eseguibile ai sensi dell’articolo 12 della Legge regionale 3 dicembre 1991.