Enna

Così l’Asp di Enna sta affrontando la pandemia

ENNA – La comunicazione tra pazienti positivi al Coronavirus e i loro familiari passerà dai tablet, consegnati ai primari dei reparti Covid dell’ospedale Umberto, che saranno utilizzati per migliorare la comunicazione tra degenti e congiunti.

I primi ad acquisire i dispositivi sono stati i primari Luigi Guarneri, del reparto Malattie infettive, e Mauro Sapienza, del reparto Medicina, ora dedicato totalmente ai pazienti con Coronavirus.

“La misura – hanno affermato dall’Asp – decisa dall’Unità di crisi, aumenta la buona pratica tesa a incrementare l’umanizzazione nelle strutture ospedaliere e assume una valenza particolare in considerazione della malattia da Coronavirus. Alcune tipologie di pazienti, infatti, registrano un’età avanzata e una scarsa propensione a utilizzare dispositivi e social. Il tablet, con l’aiuto del personale di reparto, potrà mettere in comunicazione video i pazienti con i loro familiari, colmando la distanza fisica e affettiva”.

Intanto, l’Unità di crisi dell’Asp di Enna ha disposto il trasferimento dei pazienti con carica virale a bassa intensità, dall’ospedale Umberto I nel capoluogo al Ferro Branciforte Capra di Leonforte. Come reso noto dai vertici sanitari, sono stati adottati “i provvedimenti necessari per trasferire i malati che, in base al decorso della malattia, potranno lasciare l’ospedale del capoluogo”. Nella prima fase dell’epidemia, l’ospedale di Leonforte aveva già accolto i pazienti Covid in via di guarigione.

“Il monitoraggio continuo della curva epidemiologica e dei ricoveri – ha evidenziato l’Asp in una nota – è alla base di ulteriori decisioni prese per adeguare, nel modo più appropriato in base alle risorse professionali esistenti, l’organizzazione dei servizi e dei reparti ospedalieri in prima linea nell’assistenza Covid”.

L’Asp Enna ha inoltre comunicato ai Comuni “la sopravvenuta e dimostrata impossibilità a effettuare il servizio di raccolta dei rifiuti urbani prodotti nelle abitazioni dove soggiornano soggetti positivi al tampone in isolamento o in quarantena obbligatoria”. La ditta aggiudicataria del servizio, vista la crescita esponenziale dell’impiego di contenitori di rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo prodotti nei presidi sanitari, non erogherà più il servizio di ritiro e smaltimento presso le abitazioni dei soggetti positivi.