Dopo aver concluso la scuola, sono diversi gli studenti che ormai da anni scelgono la strada dell’Esercito. Ma come fare ad accedere a questo mondo? E quanti anni bisogna avere per poter richiedere l’arruolamento? Inoltre, quanto guadagna un militare dell’Esercito italiano? Tutte domande molto battute soprattutto in periodo di concorsi e test di varia tipologia. Di seguito, una breve guida su come entrare nell’Esercito italiano e tutte le specifiche del settore.
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Arruolarsi nell’Esercito italiano è una scelta di diverse persone una volta concluso il percorso di studi scolastico. Per farlo, bisogna possedere determinati requisiti anche anagrafici. Il tutto, chiaramente, dipende anche dal ruolo che si vuole ricoprire all’interno dell’Ente, uno dei più sicuri, affidabili e dall’alta prospettiva del panorama lavorativo italiano.
Se si vuole richiedere l’accesso all’Accademia Militare, bisogna infatti possedere dai 17 ai 22 anni massimo di età. Per chi è già militare e intende svolgere un percorso accademico, c’è una proroga elevata fino a tre anni. Dai 18 ai 25 anni, invece, è possibile diventare Volontari in Ferma Prefissata di 1 anno. Fino ai 32 anni, invece, è possibili ambire e accedere al concorso come Ufficiali a Nomina Diretta. Fino ai 38 anni, infine, si può accedere come Allievi Ufficiali in Ferma Prefissata.
Oltre all’età, a seconda della fascia che si intende ricoprire bisogna essere in possesso di determinati requisiti. Nel caso di Volontari in Ferma Prefissata di un anno (VFP1), è necessario avere i seguenti requisiti: diploma di istruzione secondaria di primo grado (licenza media), avere tra i 18 ed i 25 anni, esser cittadino italiano, avere idoneità attitudinale e psico-fisica all’impiego e aver tenuto una condotta legale incensurabile.
Una volta ottenuto l’accesso in VFP1 tramite un concorso per volontari che si tiene solitamente tre volte l’anno (qui tutti i dettagli) si potrà scegliere se accedere al Volontario in Ferma Prefissata Quadriennale, ovvero VFP4. In questo caso, i requisiti richiesti sono simili a quelli del VFP1: possedere un’età compresa tra i 18 ed i 30 anni, essere in possesso di un diploma di istruzione secondaria di primo grado (ex licenza media), aver tenuto condotta legale incensurabile, avere un’accertata idoneità psico-fisica e attitudinale. Lavorare nell’esercito italiano come VFP4, se collocato nell’apposita graduatoria, potrà presto essere avanzato in Volontario in Servizio Permanente. Per arrivare a questo livello, bisogna vincere un concorso interno e aver accumulato almeno quattro anni di servizio militare, oltre che non essere congedato da più di due anni. Da questo punto in avanti, superando concorsi e facendo esperienza al suo interno potrà essere possibile accedere ai livelli massimi dell’Esercito italiano, entrando nella base professionale. Per bypassare alcuni step, potrebbe essere necessario anche avere livelli d’istruzione elevati, come la laurea.
Nel caso in cui il candidato fosse in possesso di alcune competenze specifiche di alto profilo, si potrà richiedere l’accesso all’ambito grado ufficiale grazie al progetto denominato “Riserva Selezionata”, una manovra che richiede persone con alte cariche e in possesso delle seguenti lauree:
Ma quanto guadagna in media un militare dell’Esercito Italiano? Lo stipendio di un militare italiano va dagli 800 euro mensili fino ai 2.000 euro lordi su base mensile. Se a inizio della carriera, un militare dell’Esercito italiano (Primo Caporal Maggiore) guadagna infatti uno stipendio lordo di 19.276,54 all’anno, che corrisponde a 1.606,37 euro lordi al mese. Anche in questo caso, più è alta la carica del militare (o l’istruzione) più alta sarà la paga media mensile corrisposta dall’Ente.