In Europa nel 2023 il numero di casi di morbillo è aumentato di 60 volte rispetto al 2022. La notizia si apprende da una dichiarazione congiunta della Commissione europea, dell’Organizzazione mondiale della sanità e dell’Unicef in occasione della European immunization week 2024, in corso dal 21 al 27 aprile. Inoltre è emerso che tra marzo 2023 e febbraio 2024 sono stati registrati 5.770 casi di morbillo. Infine sono almeno 5 i decessi riconducibili alla malattia infettiva. Dall’analisi è venuto alla luce che nel medesimo periodo si è registrato un incremento di 10 volte dei casi di pertosse rispetto ai 2 anni precedenti.
“L’istituzione del Programma ampliato di immunizzazione, 50 anni fa, ha rappresentato un momento cruciale nella storia della salute pubblica e ha salvato milioni di vite a livello globale ogni anno. Nel 1974, solo il 5% dei bambini del mondo era stato vaccinato contro difterite, tetano e pertosse. Oggi questa percentuale è salita a quasi l’85% dei bambini nel mondo e al 94% nella regione europea dell’Oms – dicono Oms, Unicef e Commissione europea -. Solo cinque anni dopo l’introduzione dell’Epi, il vaiolo è stato eradicato. Da allora, il raggio d’azione geografico del poliovirus selvaggio si è ridotto a soli due Paesi e la minaccia di diverse gravi malattie infettive dei bambini è diminuita drasticamente. La continua innovazione nel campo dell’immunologia ha portato allo sviluppo di vaccini in grado di proteggere da un numero ancora maggiore di malattie, aprendo la possibilità nella Regione europea di eliminare l’epatite B e il cancro alla cervice uterina nel prossimo futuro. Mentre celebriamo questi risultati monumentali, che hanno protetto la salute di più generazioni, rimaniamo sulla scia della pandemia da Covid-19 e del suo impatto senza precedenti sulle nostre società ed economie, sui sistemi sanitari e sulla fornitura di assistenza sanitaria”.
“Il calo dei tassi di vaccinazione in alcuni Paesi della Regione europea tra il 2020 e il 2022 mette in luce la vulnerabilità del nostro successo. Negli ultimi tre anni, più di 1,8 milioni di bambini nella Regione europea dell’Oms hanno saltato la vaccinazione contro il morbillo. La conseguenza è un aumento di 60 volte del numero di casi di morbillo nel 2023 rispetto al 2022. La nostra determinazione a fornire i benefici della vaccinazione a tutti, ovunque, non deve vacillare. In un contesto di crisi multiple e di diffusione della disinformazione nella regione”. Si legge ancora nella dichiarazione congiunta che è stata firmata da Hans Henri P. Kluge, direttore regionale dell’Oms per l’Europa, Regina De Dominicis, direttrice regionale dell’Unicef per l’Europa e l’Asia centrale, e Stella Kyriakides, commissaria europea per la Salute e la Sicurezza alimentare.
I firmatari “si impegnano a continuare a lavorare insieme, in stretta collaborazione con gli Stati membri in tutta Europa, per sostenere i sistemi sanitari e garantire un accesso equo ai servizi di vaccinazione. Insieme, continueremo a sensibilizzare l’opinione pubblica sui benefici della vaccinazione e a rafforzare la fiducia nei vaccini per sostenere la domanda pubblica di vaccini, ora e in futuro. Allo stesso tempo, continueremo a contribuire a garantire che i sistemi sanitari siano adeguatamente preparati per qualsiasi epidemia e pandemia futura. Nel nostro obiettivo comune di garantire vite più sane e sicure alle generazioni attuali e future, è indispensabile che la vaccinazione rimanga una pietra miliare della salute pubblica”.