Lavoro

Eurospin, lavoratori in agitazione: “Atti ostili contro iscritti al sindacato”

Lavoratori in stato di agitazione in uno dei più grandi, se non il più grande, discount italiano. Nei punti vendita etnei scatta lo stato di agitazione tra i dipendenti che giovedì protesteranno di fronte il punto vendita Monte Lauro a Tremestieri etneo. Mansioni extra e trattamenti economici sono al centro delle rimostranze dei lavoratori del colosso della grande distribuzione che in Sicilia continua a inaugurare punti vendita. Quasi sempre realizzati ex novo. Eppure, stando a quanto denunciano i sindacati, l’atteggiamento nei confronti dei lavoratori lascerebbe a desiderare.

Eurospin: la denuncia della Uil

“Mentre l’andamento economico del gruppo Eurospin procede a gonfie vele, è insufficiente ogni bilancio sulla qualità del lavoro – dichiara il segretario generale della UilTucs Uil, Giovanni Casa. Alla nostra richiesta di confronto su questi temi, però, non c’è stata risposta. Abbiamo quindi deciso il blocco immediato dello straordinario e dei supplementari, nonché la proclamazione di una giornata di sciopero che le organizzazioni sindacali unitariamente hanno deciso di effettuare giovedì 28 con sit-in di protesta dinanzi al punto-vendita Monte Lauro a Tremestieri Etneo”.

La vertenza Eurospin

La protesta organizzata riguarda Catania ma Casa evidenzia come “la vertenza Eurospin sia di rilievo nazionale e che proprio a livello nazionale si è stabilito di intraprendere attraverso le strutture territoriali tutte le iniziative a tutela del personale”.

“Scarsa attenzione a salute e sicurezza”

Queste, comunque, solo alcune delle criticità che i sindacati hanno riscontrato negli Eurospin, anche grazie alle segnalazioni dei rappresentanti Rsa/Rsu: “Relazioni insufficienti e non efficaci per esclusiva responsabilità aziendale, scarsa attenzione a salute e sicurezza, stress correlato, carichi di lavoro, turni e orari, improprio utilizzo di clausole elastiche e flessibili nonché dei permessi retribuiti, turnazione e pause, pulizie di negozi, servizi e parcheggi in capo al personale con altre qualifiche, livelli di inquadramento. A ciò vanno aggiunte segnalazioni di atti ostili nei confronti di lavoratrici e lavoratori iscritti al sindacato, o addirittura rappresentanti sindacali”.

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