Economia

Ex bonus Renzi, ecco come funziona e cosa cambia con la riforma dell’Irpef nel 2024

L’ex Bonus Renzi da 100 euro al mese in busta paga rimane anche nel 2024, ma con le nuove normative per l’Irpef ci saranno dei cambiamenti. Ecco una guida che illustra tutte le novità e le istruzioni per ottenere il trattamento integrativo dal mese di gennaio.

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Ex bonus Renzi in busta paga, cos’è e come cambia nel 2024

Un tempo noto come bonus Renzi o bonus 100 euro, il trattamento integrativo Irpef per lavoratori dipendenti, disoccupati e pensionati è stato rinnovato anche nella Legge di Bilancio del 2024. Si tratta di una detrazione fiscale che arriva a un massimo di 1.200 euro annui (cioè 100 euro al mese) per beneficiari con reddito inferiore ai 15mila euro annui.

La riforma dell’Irpef voluta dal Governo Meloni nel 2024 alza la quantità massima di detrazioni fiscali che possono avere i dipendenti di quasi 100 euro, passando per i lavoratori dipendenti da 1.880 euro a 1.955 euro. In più, si prevedono tre aliquote invece di quattro.

Novità Irpef

Sull’ex bonus Renzi incidono le novità introdotte per l’Irpef nella Legge di Bilancio 2024. Di fatto, con la Manovra le novità sono due: l’unificazione dei primi due scaglioni di reddito ai fini Irpef e l’equiparazione delle detrazioni tra i lavoratori dipendenti e i pensionati.

Di fatto, i lavoratori dipendenti con reddito annuo inferiore ai 15mila euro riceveranno il trattamento integrativo pieno (quindi il bonus di 100 euro mensili) in busta paga. C’è però una condizione da rispettare: l’imposta lorda deve essere maggiore rispetto alle detrazioni spettanti, dalle quali bisogna sottrarre 75 euro.

Bonus Renzi, a chi spetta e come ottenerlo

Possono beneficiare dell’ex bonus Renzi i lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati, con redditi fino a 28mila euro. Il trattamento integrativo completo (100 euro mensili) spetta a chi ha reddito fino ai 15mila euro, per gli altri la somma si riduce progressivamente in base al valore dell’imposta. Hanno la possibilità di usufruirne anche:

  • disoccupati (sia quelli in regime di indennità NASpI, sia quelli in regime Dis-Coll)
  • collaboratori inquadrati con contratto co.co.co;
  • persone in cassa integrazione;
  • soci lavoratori di cooperative;
  • sacerdoti;
  • lavoratori socialmente utili;
  • lavoratrici in maternità per congedo obbligatorio;
  • lavoratori in congedo di paternità;
  • stagisti;
  • tirocinanti;
  • borsisti;
  • percettori di assegno di ricerca o di borsa di studio.

Sono, invece, esclusi dall’ex bonus Renzi 2024:

  • pensionati;
  • i lavoratori incapienti, cioè coloro che fanno parte della “no tax area” e che quindi non portano spese in detrazione;
  • i titolari di redditi professionali;
  • coloro che hanno una partita Iva.

L’ex bonus Renzi viene riconosciuto direttamente in busta paga agli aventi diritto da parte dei datori di lavoro. Si può anche inserire nella dichiarazione dei redditi annuale, facendo richiesta di rimborso all’Agenzia delle Entrate. Non serve fare domanda e il pagamento è corrisposto ogni mese assieme a quello della busta paga.

Immagine di repertorio