Cronaca

Fase 2, la situazione stamane nella città di Palermo

Traffico più intenso a Palermo da questa mattina dopo l’avvio della Fase 2.

L’allentamento delle misure disposto dal governo inizia a mostrare i primi effetti.

Ci sono molti più cittadini davanti alle fermate degli autobus e lunghe code davanti ai supermercati, uffici postali e banche.

Tanti esercizi commerciali hanno ripreso a funzionare. Tanti i bar aperti dove da oggi sarà possibile anche l’asporto.

C’è chi si è organizzato creando un percorso di entrata e uscita senza creare assembramenti.

Non così semplice davanti alle banche e agli uffici postali dove gli ingressi sono contingentati e i clienti sono costretti ad attendere fuori. Molti indossano guanti e mascherine.

Davanti alle fermate dei mezzi pubblici oltre ai passeggeri ci sono due o tre addetti dell’Amat che avranno il compito di fare rispettare le disposizioni sul numero massimo di ingressi sugli autobus e sulla disposizione a bordo.

Nella zona del teatro Politeama i due grossi cantieri per l’anello ferroviario sono in attività.

Anche questa mattina si incontrano diversi runner nella zona centrale della città o al foro Italico. Corrono da soli e distanziati tra loro.

Riaprono anche i cimiteri, con le prenotazioni che hanno già registrato il tutto esaurito per i prossimi tre giorni.

Numerose pattuglie delle forze dell’ordine stanno controllando il rispetto dei divieti e hanno istituito posto di blocco soprattutto all’ingresso della città.

Il ritorno alla normalità è testimoniato anche dal mondo dello sport: ieri sera la squadra di calcio del Palermo ha autorizzato i propri atleti ad allenarsi individualmente all’interno dello stadio comunale “Barbera”.

Anche i più importanti circoli sportivi della città, che nei giorni scorsi avevano lanciato un appello al presidente della Regione, stanno riaprendo, sia pure con gli spogliatoi chiusi e con il rispetto delle norme previste a cominciare dal rispetto della distanza di sicurezza.

Ieri il sindaco Leoluca Orlando aveva lanciato un appello a tutti i cittadini invitandoli alla responsabilità e sottolineando che questa seconda fase non significa un “liberi tutti”.