FAVARA (AG) – Hanno preso ufficialmente il via i lavori di recupero e di riqualificazione dell’area che contorna via del Carmine. Le opere sono in parte finanziate dalla Regione Siciliana (600 mila euro), in parte dal Comune (150 mila euro), mentre la gran parte delle somme, fino alla concorrenza di circa 4 milioni di euro, è a carico di una ditta che si è assunta l’onere di realizzare i lavori attraverso una sorta di project financing.
Una zona particolare, costituita da vetuste costruzioni realizzate tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento che, a causa del loro abbandono, sono addirittura a rischio crollo. Proprio lì, nel gennaio del 2010, si verificò il crollo improvviso di un’abitazione a tre livelli, provocando la morte delle sorelle Bellavia. Non a caso, dopo la tragedia del 2010, tutti gli ingressi furono sigillati e i luoghi resi inaccessibili.
Si tratta di un’ampia porzione del centro storico che si è degradata, in particolare dopo l’abbandono da parte di migliaia di famiglie che hanno preferito spostarsi nelle periferie, acquistando o costruendo abitazioni molto più confortevoli. Nello specifico, si tratta di un intervento già programmato nel corso della precedente Amministrazione comunale, ma solo adesso reso possibile, vista la disposizione di dissequestro dell’area da parte dell’Autorità giudiziaria.
Nei mesi scorsi il Comune ha invitato i proprietari di immobili, ricadenti nell’area compresa tra via del Carmine, via Umberto, via Giovanni Bellavia, vicolo della Musica, via Caporale Vullo, a rivalorizzarli in maniera autonoma e, quindi, a spese proprie o a cederli al Comune che li avrebbe acquistati in base al valore del mercato corrente. Operazioni che si sono concluse facendo accendere la luce verde sul progetto.
Nello specifico, la riqualificazione urbana di via del Carmine e di quelle contigue prevede la realizzazione di fabbricati per edilizia residenziale sociale e per edilizia direzionale commerciale (negozi, uffici), oltre a opere di urbanizzazione. Prevista anche la costruzione di un edificio pubblico e di un’area commemorativa, dove sarà posta una stele per ricordare le due giovani vittime di quel tragico gennaio 2010.
Gli edifici sociali realizzati saranno concessi in locazione a canoni sostenibili. Attraverso questo intervento verrà smontata la palizzata in alluminio che da oltre dieci anni sorge in via Umberto, restringendo la carreggiata e precludendo anche il posteggio a beneficio delle autovetture.