FAVARA (AG) – “SI – South Italy architecture festival” è il nome di una manifestazione che celebra l’importanza dell’architettura nella società e avrà luogo a Favara dal 21 marzo al 4 aprile.
Il progetto ha la finalità di riattivare il ruolo dell’architettura come catalizzatore sociale, attraverso mostre ed esibizioni, installazioni e riattivazione di spazi pubblici, workshop, gardening, lectures e conversazioni. Parteciperanno architetti, urbanisti, paesaggisti, artisti, antropologi, botanici, artisti e curatori provenienti da tutto il mondo.
Entrando nel vivo della manifestazione, avranno luogo: il “The art of creative city making”, una mostra retrospettiva sul lavoro di ricerca quarantennale di Charles Landry, curata da Marco Rainò, sul pensare, pianificare e agire con immaginazione per risolvere i problemi e creare opportunità; il “City rebels, storie di ribellione urbana” a cura di Andrea Bartoli, che indaga il mondo degli “irregolari”, della loro capacità di realizzare opere impossibili, del loro essere carismatici e affascinanti, del loro essere vincenti anche quando vengono sconfitti; il “Greta Thunberg pavillon”, nato dalla collaborazione tra il Politecnico di Milano e la Facultè d’Architecture La Cambre Horta di Bruxelles, a cura di Marco Imperadori, che consiste nel fare, creare progettare un Padiglione dedicato alle attività educative di Sou, la Scuola di architettura per bambini, per sensibilizzare sulle tematiche ambientali.
Si chiama invece “Favara Open plaza program”, la sperimentazione di un programma urbanistico innovativo e community-based che consentirà di creare nuove piazze nei quartieri fragili della città, trasformando strade e spazi inutilizzati in luoghi pubblici e gradevoli. Ma per rendere possibile tutto questo chiaramente occorre un regolamento comunale apposito, già predisposto dal Comune di Favara in collaborazione con CreativeCity Lab, al fine di rendere possibile il sodalizio tra pubblico e privato e la sperimentazione di modelli gestionali e usi temporanei di spazi da rigenerare.
Da un’idea di Florinda Saieva, invece, si darà avvio al progetto “Parkifying” che consiste nella ridefinizione del significato fisico e teorico di un edificio storico-monumentale, Palazzo Miccichè, che aspira a diventare altro. Diverse anche le attività laboratoriali e i cantieri di autocostruzione in giro per la città nei quindici giorni di “SI Festival”.
“Noi non stiamo nella pelle – ha dichiarato Florinda Saieva, tra le promotrici del progetto – e siamo felici di poter portare il mondo dell’architettura, della cultura e della progettazione nel futuro a Favara. Ma la vera differenza per il successo della manifestazione potranno farlo i cittadini, diventando protagonisti attivi”.