Inchiesta

Una fetta di carne inquina più di un’auto

ROMA – Una fetta di carne inquina più di un auto. Il percorso che va dal pascolo alla tavola, infatti, è responsabile di ben 703,69 milioni di tonnellate di emissioni di Co2 annue in Europa, circa il 17% del totale dei gas serra rilasciati nell’atmosfera dell’Ue e, addirittura, il 70% di quelli su scala mondiale. Una cifra impressionante che sorpassa di ben 48 milioni di tonnellate il totale delle emissioni prodotte da tutti gli veicoli circolanti (auto e furgoni) nel Vecchio continente nel 2018. Percentuale legata al comparto che, in solo 10 anni, è cresciuta del 6% il che significa, numeri alla mano, che è come se circolassero 8,4 milioni di auto in più sulle nostre strade. Non si tratta quindi di una questione di gusti o scelte alimentari personali: il problema non è il consumo di carne in sé ma l’industria intensiva che oggi rappresenta una vera e propria minaccia per il nostro ecosistema, sempre più sotto pressione a causa di un’economia del consumo che di circolare ha ben poco.

La Fao ha analizzato i dati sul comparto zootecnico europeo

Questi numeri, che fugano qualsiasi dubbio sulla reale gravità della questione, provengono da una fonte autorevole, ovvero l’Organizzazione dell’alimentazione e dell’agricoltura delle Nazioni Unite (Fao) che ha analizzato i dati sul comparto zootecnico europeo. In buona sostanza, la sola produzione di carne suina, bovina e pollame ci “costa” ogni anno 428 milioni di tonnellate di CO2, un dato che include al suo interno la fermentazione… CONTINUA LA LETTURA. QUESTO CONTENUTO È RISERVATO AGLI ABBONATI

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