TAORMINA (ME) – Con la 68° edizione del Festival del Cinema alle porte – in programma dal 26 giugno al 2 luglio – può dirsi finalmente concluso il processo che ha portato alla nascita della Fondazione Taormina Arte Sicilia.
Da pochi giorni, l’assessore regionale al Turismo, Manlio Messina, ha firmato il decreto (n. 1056 del 9 giugno) di approvazione dello Statuto della Fondazione Taormina Arte Sicilia, parte integrante del verbale pubblico che era stato redatto il 2 maggio dal notaio Adele Penna, registrato poi a Messina il 6 maggio. È giunta così la parola fine, dal punto di vista burocratico, a un processo di trasformazione del sodalizio culturale taorminese durato ben cinque anni, per trasformare il vecchio Comitato gestore – composto dai Comuni di Taormina e Messina, dalla ex Provincia dello Stretto e dalla Regione – nella neonata Fondazione.
Un passo decisivo che, non solo ha ratificato la legittimità della Fondazione a poter operare in tale veste, ma ne ha sancito la rinnovata formazione che ha visto perdersi per strada gli enti messinesi, Comune ed ex Provincia, per esplicita volontà dell’Amministrazione dell’ex sindaco metropolitano, Cateno De Luca, per ufficializzare invece il binomio Comune di Taormina e Regione siciliana, già da un biennio saldamente al comando della storica kermesse culturale. Il tanto discusso Statuto, che Palazzo dei Giurati aveva infine deliberato in Consiglio comunale ad aprile del 2021 e che adesso, dopo il dovuto passaggio notarile, è stato anche adottato dal Commissario straordinario della Fondazione, Bernardo Campo (delib. n. 6 del 12 maggio 2022), ha chiarito così, una volta per tutte, che gli unici soci fondatori sono il Comune di Taormina e la Regione siciliana.
Pronta a entrare nel vivo delle sue funzioni è anche il neo sovrintendente, Ester Bonafede, che già da qualche mese era stata nominata dall’assessore Messina, per svolgere il ruolo chiave di dirigente della Fondazione, ovvero la figura che per anni aveva ricoperto lo storico segretario di Taormina Arte, Ninni Panzera, andato in pensione lo scorso anno.
Giunta allo storico traguardo dei quarant’anni di attività, TaoArte dovrà mantenere fede alle promesse, garantendo un cartellone di eventi al Teatro Antico che tra lirica, musica classica, danza, teatro e cinema, dovrà far dimenticare gli ultimi due anni di pandemia che hanno costretto a tenere lontano il pubblico dal palcoscenico o a ridurre le capienze. L’anfiteatro taorminese può tornare a ospitare fino a 3.662 persone, nel massimo della sua capienza, dopo riaperture limitate che avevano scaglionato gli ingressi prima fino a 800 e poi fino a 1.500 spettatori. In un recente sopralluogo i tecnici della Regione hanno inoltre manifestato l’intenzione di riportare la capienza della cavea a circa 4200 posti, come negli anni antecedenti agli ultimi lavori di ristrutturazione pre-Covid.
Prossimo e primo importante appuntamento dell’anno sarà quindi il TaorminaFilmFest, che dal 26 giugno riporterà la dolce vita nella Perla, con ospiti illustri e anteprime internazionali, sotto la direzione artistica di Francesco Alò, Alessandra De Luca e Federico Pontiggia. A presiedere la giuria del concorso, che assegnerà i Cariddi d’Oro alle opere prime e seconde in selezione ufficiale, sarà quest’anno l’attrice Cristina Comencini.
Grande attesa, inoltre, per il ritorno a Taormina del regista italoamericano Francis Ford Coppola, che aprirà il Festival al Teatro Antico con la proiezione restaurata de “Il Padrino”, a cinquant’anni di uscita della saga capolavoro, girata in parte nel comprensorio taorminese, e famosa in tutto il mondo. “Assistere alla proiezione de ‘Il Padrino’ al Teatro Antico, alla presenza di uno dei massimi cineasti di sempre – ha già dichiarato la direzione del Festival – si candida quale evento imperdibile dell’estate cinematografica e culturale italiana e internazionale”.
Twitter: @MassimoMobilia