Economia

Fondo prevenzione usura, alla Sicilia assegnati solo 840 mila euro nel 2018

PALERMO – Nel corso del 2018 sono stati assegnati 840 mila euro ai confidi e alle associazioni siciliane beneficiarie del fondo di prevenzione del fenomeno dell’usura, ovvero il 4,4% dei 18,9 milioni di euro complessivamente erogati nelle venti regioni italiane. Somme ben più consistenti sono andate all’Abruzzo (2,3 milioni di euro), Puglia (2,2 milioni di euro), Lazio e Veneto (entrambe le regioni con 1,9 milioni di euro). Segue a distanza la Campania con 1,4 milioni di euro. Questo è quanto emerge dalla lettura del report “Fondo per la prevenzione del fenomeno dell’usura – Rapporto sulla gestione” del ministero dell’Economia e delle finanze.

Il Fondo per la prevenzione del fenomeno dell’usura, istituito oltre vent’anni fa con la Legge numero 108/1996, viene utilizzato per l’erogazione di contributi a favore di appositi fondi speciali antiusura costituiti dai confidi e dalle associazioni e fondazioni di contrasto all’usura: in particolare, il 70% viene utilizzato in favore dei confidi per erogare garanzie alle banche che concedono finanziamenti a medio termine e incremento di linee di credito a breve termine a sostegno delle piccole e medie imprese a elevato rischio finanziario; mentre il restante 30% a fondazioni e associazioni anche in questo caso per l’erogazione di garanzie, stavolta finalizzate alla concessione di finanziamenti ai soggetti che incontrano difficoltà di accesso al credito, pur in possesso dei requisiti necessari.

I contributi vengono erogati alle regioni in relazione al rischio di usura presente nell’ambito territoriale dove opera l’ente assegnatario e all’efficienza e capacità di spesa dei contributi precedentemente ricevuti. L’indice di rischio di usura prende in considerazione diverse variabili che tengono conto della tenuta economica del territorio e delle sue infrastrutture sociali, come la presenza di servizi per l’istruzione e la formazione professionale, il rapporto percentuale tra la spesa pro capite per gioco pubblico d’azzardo e il reddito pro capite disponibile, i casi di infortuni sul lavoro denunciati all’Inail. Tra le dieci province a maggior rischio usura, ben quattro sono siciliane: in particolare, si tratta di Messina, Catania, Trapani e Caltanissetta, in compagnia di Crotone, Salerno, Vibo Valentia, Reggio Calabria, Caserta e Napoli.

Ciononostante, però, alla Sicilia è stato destinato nel 2018 un ammontare relativamente contenuto. Questo perché negli anni precedenti la capacità di spesa è risultata essere abbastanza ridotta: infatti, nel quinquennio 2013-2017, nell’Isola è stato erogato solo 63,25% dell’ammontare complessivamente disponibile (nel dettaglio, 3,7 milioni di euro sui 5,9 milioni di euro totali). Solo in Calabria (in cui è stato erogato appena il 39,42% delle risorse totali), Molise (50,09%) e Friuli Venezia Giulia (57,49%) si rilevano incidenze ancor più basse. Dall’altra parte, troviamo regioni come il Trentino Alto Adige (100%), Toscana (95,82%), Sardegna (95,72%) e Piemonte (95,49%).

Per il 2019, il ministero dell’Economia e delle finanze ha messo a disposizione 24,2 milioni di euro in garanzie statali. L’importo verrà erogato entro la fine dell’anno attraverso il Fondo per la prevenzione del fenomeno dell’usura a 122 enti gestori: 89 confidi che riceveranno circa 17 milioni di euro e 33 associazioni e fondazioni che riceveranno circa 7 milioni.