Impresa

Formazione nelle imprese turistiche, in Sicilia carente

PALERMO – Quasi sessantamila: a tanto ammonta il numero di lavoratori dipendenti impiegati all’interno di aziende turistiche siciliane (con esattezza, si tratta di 59.462 unità, ovvero il 5,1% dell’oltre un milione di addetti impiegati complessivamente livello nazionale). Secondo i dati contenuti all’interno del rapporto “Datatur – Trend e statistiche sull’economia del turismo”, diffuso da Federalberghi, nel 2017 il numero di lavoratori impiegati nelle aziende turistiche è aumentato del 9,7% rispetto all’anno precedente. Ciononostante, il numero medio di dipendenti per azienda (5) continua a mantenersi più basso rispetto alla media nazionale (6,1).

La Lombardia è la regione con il più alto numero di addetti nel settore (209.702, pari al 17,8% del totale); mentre Molise (+33,9%), Marche (+32,2%) e Basilicata (+28,6%) sono le tre regioni con il tasso di crescita più sostenuto. In Lombardia si osserva anche il numero di dipendenti per azienda più elevato a livello nazionale, mediamente pari a 7,7 (segue il Trentino Alto Adige con quota 7).

In Sicilia, d’altronde come nel resto d’Italia, la componente preponderante dell’occupazione si osserva nell’ambito dei pubblici esercizi (73%), un’altra fetta molto importante è rappresentata dai servizi ricettivi (22,9%). In particolare, il 15,6% degli addetti lavora al servizio degli alberghi (9.294, pari al 4,7% dei 197.801 occupati in Italia nel settore). In ogni albergo siciliano lavorano in media 11,9 addetti, un valore più elevato rispetto a quello medio italiano (11,4), ma che purtroppo risente in misura più sostenuta rispetto ad altre regioni della stagionalità.

Oltre un terzo dei lavoratori ha meno di trent’anni (34,8%). Relativamente al livello di istruzione, solo l’1,6% degli occupati è in possesso di un titolo universitario, mentre appare decisamente più rilevante la presenza di qualifiche di tipo professionali (36,2% dei casi); vi è poi un 28,2% in cui il livello di istruzione è secondario o post-secondario.

Nell’Isola un aspetto ancora sottovalutato è quello della formazione: infatti, solo il 9,6% delle imprese turistiche siciliane ha effettuato corsi di formazione per il personale, mentre a livello nazionale la media sale al 15,7%, con punte pari al 26,1% in Friuli Venezia Giulia. In via generale, si osserva una partecipazione crescente ai corsi di formazione al crescere della classe dimensionale di addetti: infatti, i valori massimi si rilevano con riferimento alle imprese turistiche con più di 250 addetti (59,4% in Sicilia, contro il 90,8% in Italia).

In generale, la Sicilia totalizza valori più contenuti rispetto alla media nazionale in riferimento ad ogni livello di attività formative. Nel dettaglio, nel 13,6% delle imprese turistiche siciliane sono presenti soggetti che svolgono il tirocinio (14,4% in Italia, con punte pari al 26,5% in Molise). Solo il 12,2% delle imprese siciliane ha ospitato nel 2017 studenti in alternanza scuola lavoro (13,1%, con punte pari al 19,2% in Piemonte), mentre nel 13,5% dei casi le imprese hanno previsto per il 2018 di ospitare studenti in alternanza scuola lavoro (contro una media nazionale del 13,9%).