Politica

Elezioni in Francia, la sinistra in testa. Terzo posto per Le Pen e affluenza da record

Alla chiusura dei seggi per il secondo turno delle elezioni parlamentari anticipate in Francia, c’è una sorpresa. Secondo i primi exit poll, infatti, nessuno dei tre blocchi principali avrebbe ottenuto la maggioranza assoluta.

Come emerso dalla prima proiezione, però, il Nuovo Fronte Popolare di sinistra è in testa e si attesta fra 187 e 198 seggi. Per Ensemble (il partito del presidente Emmanuel Macron), 161-169 seggi. Il partito di Marine Le Pen, Rassemblement National, conclude infine a 135-143 seggi.

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Affluenza record e sondaggi

Dopo la discreta affluenza dello scorso 30 giugno per il primo turno, è un dato da record quello registrato alle 17.00 di domenica 7 luglio. In Francia, come dichiarato dal ministero dell’Interno nazionale in un comunicato, ha per adesso partecipato il 59,71% degli elettori, un record dal 1981.

Secondo gli ultimi sondaggi di questi giorni, da queste elezioni Marine Le Pen sembra possa non ottenere la maggioranza assoluta. In questo modo, si aprirebbe un campo vasto con Emmanuel Macron che potrebbe diventare decisivo nella colazione. I francesi – dopo la votazione dei 76 deputati del primo turno – sono chiamati a votare 501 deputati dell’Assemblea nazionale. A causa dell’elevato rischio disordini, inoltre, gli Champs-Élysées sono stati momentaneamente blindati. Questo dunque, è senza dubbio un momento di svolta per la Francia dopo i risultati delle Europee. Segui gli aggiornamenti in diretta.

Francia, momento della scelta per i cittadini: i risultati

7.00 – Nonostante l’intera area degli Champs-Élysées blindata, si sono registrati dei tafferugli a Place de la République a Parigi. Una colluttazione tra un piccolo gruppo di persone e la polizia francese, seguita con un lancio di bottiglie verso i militari che hanno risposto utilizzando cariche e lacrimogeni.

22.30 – Conferme dai primi exit poll: è la sinistra con il Nuovo Fronte Popolare ad aggiudicarsi un maggior numero di seggi. Al terzo posto Marine Le Pen con il suo Rassemblement National, secondo Macron con Essemble.

20.30 – “Il Nuovo Fronte Popolare deve governare e i francesi hanno respinto la soluzione peggiore. “La sconfitta di Emmanuel Macron è chiaramente confermata. Il presidente francese deve inchinarsi e ammettere questa sconfitta, senza cercare di aggirarla in alcun modo”. Con queste parole, Jean-Luc Mélenchon (leader dell’estrema sinistra), parla dell’imminente successo dopo la prima proiezione delle elezioni parlamentari anticipate in Francia.

20.05 – Secondo un sondaggio IFOP per TF1, il Nuovo Fronte Popolare (coalizione di sinistra) è in testa in Francia. Questo, viene seguito da Ensemble (Macron) fra 150 e 180 seggi e il Rassemblement National di Marine Le Pen al terzo posto fra 120 e 150 seggi.

Elezioni anticipate in Francia, perché si vota?

“Ho deciso di restituirvi la scelta del futuro Parlamento attraverso il voto”, ha dichiarato Emmanuel Macron dopo il risultato delle elezioni europee, che ha portato al trionfo le ultradestre non solo in Francia ma anche in altri Paesi come Germania e Austria.

La Francia torna al voto per il rinnovo dell’Assemblea nazionale. Il Parlamento ha 77 seggi e gli elettori sono chiamati a scegliere un candidato della propria circoscrizione. Vince automaticamente chi riesce a ottenere più del 50% dei voti (su almeno il 25% dei cittadini registrati). Se nessun candidato ha la maggioranza assoluta per ottenere il seggio di un distretto, si va al ballottaggio (previsto, nel caso delle elezioni anticipate francesi, per il 7 luglio): possono accedere tutti i candidati con almeno il 12,5% dei voti e in questo caso ottiene il seggio il più votato.

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I temi del dibattito

Il risultato deludente di Macron alle elezioni europee e le conseguenti elezioni anticipate in Francia sono il frutto di un percorso di crisi iniziato ormai da svariati mesi. Proprio i temi che hanno determinato, almeno in parte, l’attuale scenario politico francese, saranno al centro del dibattito elettorale. Si tratta di:

  • Economia e soluzioni al debito pubblico francese;
  • Guerra in Ucraina (non è un segreto che l’interventismo di Macron sia stato osteggiato dalla popolazione);
  • Riforme, soprattutto nel campo del lavoro e delle pensioni;
  • Rapporti con l’Ue: un approccio euroscettico appartiene a molte forze politiche lontane da Macron in Francia e, di certo, il rapporto dell’Ue con il Paese cambierà profondamente dopo queste elezioni.