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Calcio Catania, ieri gara surreale, la vera partita si gioca in tribunale

Una serata surreale e storica per certi versi quella del “Massimino” di Catania, dove è andata in scena la partita di Serie C tra i padroni di casa rossazzurri e il Monopoli.

Stavolta il risultato, una sconfitta per 2-0 degli etnei per mano dei pugliesi con una rete per tempo (Langella e Bussaglia i marcatori), una realtà consolidata e quotata per la stagione in corso, non c’entra nulla.

Il fallimento del Calcio Catania prima della partita

In giornata è stato diffuso infatti il contenuto delle determinazioni del Tribunale relativamente all’istanza di fallimento presentata tempo fa dalla Procura, che di fatto ha decretato il fallimento del Calcio Catania Spa. La storia del club è stata oggetto sui social dei post di tanti tifosi catanesi ma anche di personaggi conosciuti che hanno voluto lasciare un messaggio di speranza nel futuro, per una risalita dei colori calcistici catanesi. Ciò che riguarda la partita è passato in cavalleria, com’era prevedibile che fosse.

La partita

Sul campo del vecchio Cibali dunque una partita seguita quasi con distacco per l’inevitabile necessità di prestare maggiore attenzione alle vicende extracampo e capire quello che accadrà da qui a qualche giorno. Eppure un plauso generale alla squadra e al suo condottiero in panchina va fatto lo stesso, per aver mostrato ardimento e piena appartenenza per una causa in declino, fino alla definitiva caduta.

Il morale della squadra è completamente a terra. Spalti semivuoti, fuori dallo stadio il tran tran cittadino e la frenesia degli acquisti per il Natale. I tifosi nelle loro case a piangere stretti ai loro vessilli. Sotto l’albero per i tifosi del Catania c’era la notizia che nessuno avrebbe mai voluto sentire ma che in molti si aspettavano. Adesso si attende ancora, ma stavolta per capire in che maniera si dispiegherà il futuro pallonaro per la città dell’elefante. La sensazione che si possano prospettare mesi senza calcio e una lunga attesa per ripartire è sempre più forte.

Gianluca Virgillito