PALERMO – Spesa pubblica, la Sicilia si scopre “virtuosa”.
È un risultato a sorpresa quello che emerge dal monitoraggio sulle gare bandite nel 2020 dalle pubbliche amministrazioni, utilizzando a titolo gratuito per i propri acquisti autonomi la piattaforma di eProcurement (cosiddette Gare in Asp- Application service provider, cioè quelle che le amministrazioni svolgono autonomamente), messa a disposizione dal Programma di razionalizzazione della spesa pubblica, gestito da Consip per conto del Mef.
A livello nazionale ne sono state bandite 1.564, per un valore di 4,3 miliardi di euro. Ma se guardiamo alle amministrazioni locali troviamo l’ottima performance dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento che è la prima in Italia del comparto sanitario per numero di procedure e valore bandito (13 gare per oltre 531 milioni di euro).
Altra sorpresa tutta siciliana è il Comune di Catania, che nel 2020 ha bandito 9 procedure (più di tutti nel comparto Regioni, Province, Comuni) per circa 12 milioni di euro (in questo caso è seconda in valore solo alla Provincia di Barletta-Andria-Trani).
Risultati che lasciano ben sperare, dunque. E che potrebbero essere interpretati come il segnale incoraggiante della tanto attesa svolta verso un’efficienza nella spesa pubblica di cui tutto il Mezzogiorno ha disperato bisogno.
Ma dal monitoraggio Mef, in realtà, emergono segnali positivi per tutto il nostro Paese.
Il numero di gare bandite nel 2020 segna un aumento del +24% rispetto al 2019 (quando le gare erano state 1.259) e del +1050% rispetto al 2018, anno di avvio del sistema, a conferma dell’elevato e crescente gradimento delle amministrazioni verso uno strumento che consente grande efficienza e personalizzazione dell’acquisto.
L’analisi di dettaglio delle gare bandite evidenzia che:
• Il 77% è stato bandito da Amministrazioni centrali e il restante 23% da Amministrazioni territoriali ed anche Centrali di Acquisto Territoriali
• il 51% sono state procedure aperte, di cui il 74% aggiudicate con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa (pari all’83% del valore bandito)
• l’ambito merceologico con più procedure è quello dei “Servizi per il funzionamento della PA” (postali, assicurativi, vigilanza, etc..), mentre per valore “Sanità, ricerca, welfare”.
Tra i maggiori utilizzatori della piattaforma ci sono i Ministeri dell’Interno e della Difesa – nelle loro diverse articolazioni – il Ministero della Giustizia, l’Inps, l’Istituto nazionale di fisica nucleare, il Cnr, ma anche molte amministrazioni locali.
Nel 2020, la piattaforma in ASP ha visto anche l’avvio di gare per lavori e concessioni, che ha registrato un notevole riscontro: sono state svolte 43 gare per appalti di lavori (da 24 stazioni appaltanti, per un importo complessivo pari a 87,7 milioni di euro) e 31 gare per l’affidamento di concessioni (da 18 stazioni appaltanti per un importo complessivo di 74,8 milioni di euro).
La disponibilità della piattaforma di negoziazione per le Gare in Asp e l’assistenza fornita da Consip supporta le PA (inclusi i Soggetti aggregatori) nel rispettare le prescrizioni del Codice degli appalti, che dal 2018 prevede l’obbligo di eseguire comunicazioni e scambi di informazioni nelle procedure d’appalto utilizzando mezzi di comunicazione elettronici.