GELA (CL) – Da quasi due anni il Comune non ha un bilancio. Gli strumenti economico-finanziari prodotti sono bloccati al Rendiconto 2021 e a farne le spese è l’intera comunità fra strade senza manutenzione, lavori pubblici che si dilatano nel tempo per l’impossibilità adeguare i prezzi e altre questioni che impattano quotidianamente sulla vita dei cittadini.
A un mese dalla fatidica data del 29 ottobre, in cui l’Ente locale deve presentare il Piano di riequilibrio per scongiurare il dissesto finanziario la città sembra bloccata, ma non mancano i tentativi di rimetterla in movimento. La macchina amministrativa di è riattivata per arrivare a produrre un piano sostenibile entro la fine del prossimo mese, nel rispetto delle norme previste. Alla presenza del sindaco Lucio Greco, del segretario generale Carolina Ferro, dell’assessore al Bilancio Mariangela Faraci, del dirigente Giuseppe Erba, del funzionario dei Tributi Mariella Bonfirraro si è svolto qualche giorno fa un primo confronto in videoconferenza con gli esperti dell’Ifel, la fondazione dell’Anci che supporta gli Enti in crisi finanziaria. Coordinati da Federico Fazioli, alla call hanno risposto componenti altamente qualificati in materia di economia e rappresentanti dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.
Gli esperti di Ifel hanno chiesto chiarimenti ai responsabili del Comune per poter comporre un primo quadro della situazione finanziaria dell’Ente, partendo dal 2015, da quando cioè la Corte dei Conti ha iniziato a muovere i primi rilievi sui bilanci armonizzati. I documenti finanziari sono apparsi incongruenti rispetto ai parametri richiesti; le cifre non in linea fra entrate e uscite. Per non parlare dei debiti fuori bilancio che pesano per oltre 100 milioni, frutto di somme mai erogate, decreti ingiuntivi, interessi che montano di anno in anno.
“L’approccio di Ifel – ha spiegato durante la call l’esperto della Fondazione Federico Fazioli – è quello di volere stare accanto ai Comuni che versano in situazioni finanziarie delicate come quella di Gela. Entro il 29 ottobre occorre costruire un Piano di riequilibrio e presentare al Consiglio comunale una proposta articolata e attendibile con uno strumento che potrebbe essere ventennale”.
Il sindaco Lucio Greco ha chiesto ai dirigenti, anche in vista dei prossimi incontri già programmati con i rappresentanti di Ifel, di ultimare le relazioni relative ai riaccertamenti dei residui attivi e passivi 2022: “Stiamo profondendo il massimo dello sforzo per salvare la città dal dissesto. Sarebbe un grande risultato e questo auspichiamo. Saranno poi i numeri finali a dire se ci sono le condizioni per un riequilibrio”.