GELA (CL) – Cambiano i sindaci, ma le dinamiche all’interno del Palazzo restano sempre uguali. L’Amministrazione comunale, infatti, ha iniziato ad assegnare le prime nomine e i primi incarichi e, come da copione, in città si è scatenato il putiferio.
Tutto è cominciato con la richiesta indirizzata all’amministratore delegato della Ghelas multiservizi, Gianfranco Fidone, di lasciare il posto e con le conseguenti voci sulla possibile successione di Francesco Trainito, molto vicino al sindaco Lucio Greco in campagna elettorale.
Poi c’è la questione dei nuovi assessori Cristian Malluzzo e Giuseppe Licata. Nessuna sorpresa, perché gli accordi risalgono al tempo della compagna elettorale. Questo sarebbe il motivo per cui Malluzzo non è sceso in campo e adesso si ritrova in Giunta senza fatica e senza essersi sporcato le mani, prima con Sicilia Futura, oggi con “Un’altra Gela”. Per Licata, invece, il sogno continua perché è stato già assessore nell’ultimo scorcio della Giunta di Domenico Messinese e adesso riprende le fila del discorso con l’Esecutivo Greco. Alla faccia del cambiamento: dopo la storica militanza nel Pd, ora rappresenta la quota di Diventerà bellissima.
Intanto, il futuro della Ghelas continua a restare in primo piano. “In Aula consiliare – ha detto il consigliere Udc, Salvatore Incardona – il sindaco ci ha tacciato di approssimazione e impreparazione politica. Mi chiedo cosa ci sia di strumentale in una vicenda che interessa da vicino tutta Gela e soprattutto il destino di 73 padri di famiglia. Cosa c’è di strumentale nel cercare spiegazioni sul bilancio della municipalizzata Ghelas e sul Tfr dei lavoratori? La campagna elettorale è finita il 28 aprile e invece assistiamo a un’Amministrazione fortemente incartata e arenata su quelli che sono ancora i proclami e programmi da sottoporre alla città”.
“Funzione dell’opposizione – ha replicato il sindaco – è quella di essere da pungolo per l’Amministrazione a favore sempre dell’interesse della città e dei cittadini. Per ogni proposta, pertanto, deve essere sempre ricercato l’interesse della città e verificare se tale proposta possa assicurare il benessere della collettività che significa, anzitutto, offrire ai cittadini quanto più servizi possibili, senza perdersi in inutili e sterili polemiche”.
“In quanto sindaco – ha concluso – ho il dovere morale di vagliare ogni idea, ogni iniziativa che possa orientarsi alla realizzazione di quel benessere di cui i cittadini hanno diritto. È il momento di voltare pagina e di volare un po’ più in alto. Spero, pertanto, che la polemica lasci il passo alla discussione costruttiva e propositiva nell’interesse generale della comunità e del suo futuro”.