GELA (CL) – In questo ultimo scampolo di sindacatura si affilano già le armi per la prossima tornata elettorale, mentre le difficoltà di un Comune ancora sull’orlo del dissesto continuano e pesano come un macigno sul futuro della città.
L’intenzione dell’attuale sindaco Lucio Greco sembra quella di riproporre la propria candidatura, ma intanto lavora di prospettiva e dopo la verifica politica con gli alleati ha rotto gli indugi e ha deciso di completare la Giunta con la nomina dell’assessore mancante, quello all’Urbanistica, scegliendo Antonio Davide Pizzardi. Inoltre, ha scelto anche il presidente dell’Organo interno di valutazione, ovvero Nunzio Brentino.
Brentino, segretario scolastico in pensione, ha già fatto parte di quell’Oiv nel passato: in questa tornata sarà affiancato dalla dirigente di segreteria Francesca Tona e dal commercialista Ignazio Bruscia. Il neo assessore, invece, avvocato di 48 anni, gelese, è funzionario amministrativo dell’Azienda ospedaliera di rilievo nazionale Garibaldi di Catania.
“Accetto con impegno – ha affermato Pizzardi, responsabile anche delle deleghe a Patrimonio e Risorse umane – e sono orgoglioso di poter dare il mio contributo nell’ambito delle deleghe che ho avuto assegnate dal sindaco”.
“Completo la Giunta – ha commentato Greco – con la nomina di Pizzardi, professionista di spessore, che avevo già indicato come esperto di Politiche sanitarie”.
Si chiude così un’ennesima parentesi della storia dell’Amministrazione Greco, fatta di nomine, rimpasti, sostituzioni e nuovi ingressi. Un andamento che ha spesso lasciato il fianco alle critiche dell’opposizione, che ha parlato di un Esecutivo dai mille volti. Unico assessore stabile è stato finora Ivan Liardi, benché protagonista di cambi di deleghe.
A fronte di tutto ciò, però, continuano le difficoltà di una città che sembra arrancare sul fronte della stabilità finanziaria del Municipio e sul decoro urbano, soprattutto a causa del blocco del Bilancio, che risale a 18 mesi fa, e che si spera possa trovare una soluzione a ottobre. Una situazione che blocca spese e iniziative.