Cronaca

Gela, la Finanza sequestra bombole per seicentomila euro



Militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Gela, coordinati dalla locale Procura, hanno sequestrato 15.895 bombole per Gpl, da sette a 25 chili di capacità, sia piene che vuote, per complessivi trentamila chili di gas propano liquido.

Le bombole, se immesse sul mercato, avrebbero fruttato ricavi per seicentomila euro.

Il rappresentante legale e un socio dell’azienda sono stati denunciati per concorso in frode nell’esercizio del commercio, divieto di fabbricazione, detenzione, trasporto e vendita di prodotti esplodenti, condotte integrate nella commercializzazione all’ingrosso, in diverse province della Sicilia orientale (Caltanissetta, Ragusa, Enna e Messina) e in Calabria e Lazio, di bombole di gas gpl e altro gas esplodente irregolari.

Secondo la Finanza, le bombole erano custodite nei luoghi di lavoro senza rispettare gli obblighi di sicurezza, sprovviste, in molti casi, delle previste periodiche revisioni e con i sigilli di garanzia con le relative ‘punzonature’, che riportano oltre le caratteristiche di sicurezza anche le date delle revisioni decennali previste, spezzate o asportate.

In alcuni casi, in quarant’anni è risultata effettuata una sola revisione.

Riscontrate anche significative difformità anche in merito al contenuto quantitativo del prodotto venduto con le bombole verificate con la ‘pesatura’ dei contenitori.

Per questo i due rappresentanti dell’azienda sono stati denunciati anche sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sugli oli minerali, superando le soglie consentite nelle operazioni di riempimento e travaso dei combustibili.