Caltanissetta

Gela: partita aperta per la poltrona di sindaco

GELA (CL) – È stata una maratona infinita. Alcuni l’hanno spuntata e tantissimi no. Fuori nomi noti che hanno puntato tutto sulla partita e altri nomi nuovi ce l’hanno fatta.

Questa la radiografia delle elezioni amministrative 2024 al Comune di Gela. Come tutta l’Italia, anche a Gela si va a destra. I tre maggiori suffragati arrivano da gruppi della corrente meloniana. Si va anche verso il ballottaggio dopo una campagna elettorale senza grandi toni o sofferenze. In testa alla scala dei consensi si attesta l’ingegnere Grazia Cosentino, la segue l’ex assessore civico Terenziano Di Stefano. Fra questi due candidati si apre la lotta alla poltrona di primo cittadino. A conclusione dello spoglio, l’ex dirigente comunale Cosentino, riferimento tecnico di Impianti Srr, sostenuta da ‘Fratelli d’Italia’, Italia Viva, Forza Italia, Nuova Democrazia Cristiana e Lega Salvini ha ottenuto 11.625 preferenze con una percentuale di voti del 31,51%.

Di Stefano, sostenuto da De Luca Sud Chiama Nord; Partito Democratico, Una buona idea, Movimento 5 stelle, Lista Melfa; Autonomisti per Gela, Pco, la segue e arriva a 10.348 raggiungendo il 28,05%.

L’ex meloniano Salvatore Scerra, sostenuto da Avanti Gela, Moderati Rinnova, Prima Gela – Pli, Lista Totò Scerra, che ha portato alla scissione del centrodestra, con la sua caparbietà arriva ad 8.296 con 22,49% delle preferenze. Filippo Franzone con la Lista Franzone sindaco di Gela, sfiora la soglia ottiene 2.507con il 6.08 %, Miguel Donegani del laboratorio “PeR” arriva a 2.594 con il 7.03%, era sostenuto dal gruppo ‘Progressisti e rinnovatori’. Il sindaco uscente Lucio Greco non si è presentato, dopo un anno di preparativi e consultazioni. Alla fine ha sostenuto la candidata Cosentino che pure è scappata dal Comune dopo trent’anni di carriera, sotto la sua amministrazione, per confluire alla Srr impianti che gestisce il settore rifiuti e si è distinta da quando l’Ente regionale si occupa della raccolta differenziata.

I risultati definitivi per le elezioni amministrative del 2024 nel Comune di Mazzarino sono arrivati il 9 giugno senza equivoci o incertezze. Domenico Faraci ha ottenuto il maggior numero di preferenze con il 40,6% dei voti, con il supporto di Ripartiamo Mazzarino – Faraci Sindaco. Lo segue Damiano Maria Angelo Arena, che ha ottenuto il 35,55% dei voti, con l’appoggio di Mazzarino Lab – Damiano Arena Sindaco.

Infine,l’ex sindaco di qualche anno fa, Vincenzo D’Asaro, che ci ha riprovato quest’anno, ha totalizzato il 23,85% dei voti, con il sostegno di Alleanza Per Mazzarino – d’Asaro Sindaco. Le elezioni amministrative a Mazzarino hanno registrato un’affluenza del 56,65%, un dato che, se confrontato con il 57,8% delle precedenti elezioni, subisce una leggera flessione rispetto ad altri Enti.

“Il nuovo progetto politico – spiegano il giorno dopo l’elezione i sostenitori della lista civica ‘Ripartiamo Mazzarino’ – aggrega donne, uomini e giovani che vogliono dare nuova linfa e nuove prospettive a Mazzarino, da tempo caduta in una fase di agonia. La prossima scadenza elettorale, per l’elezione del sindaco e il rinnovo del consiglio comunale, sarà un appuntamento importante, che vedrà la compagine di “Ripartiamo Mazzarino” presente con un programma, un proprio candidato alla carica di primo cittadino e una lista collegata». Il candidato di riferimento sarà l’architetto Domenico Faraci «libero professionista e conoscitore del funzionamento della macchina comunale».