Caltanissetta

Gela punta su un rilancio culturale e naturalistico

GELA (CL) – Conto alla rovescia per la nuova città archeologica. I lavori dell’Area museale gelese hanno subito una dilazione dopo la visita dell’Ispettorato del lavoro. Il Museo del Mare ha definito la sua struttura da tempo e i lavori dovrebbero essere consegnati entro il primo semestre del 2024, subendo uno slittamento di sei mesi rispetto alla tabella di marcia. Lo stesso avverrà per il progetto di ristrutturazione del Museo archeologico regionale. Successivamente serviranno altri mesi per la ricomposizione della Nave arcaica e il riposizionamento degli oltre seimila reperti spostati e messi in sicurezza dall’area interessata dalla demolizione sia quelli conservati nelle vetrine.

Un Parco naturalistico caratterizzato dalla biodiversità

I tempi per la fruizione di queste strutture, insomma, si avvicinano e le istituzioni stanno cercando di prepararsi a dovere. Anche lanciando iniziative nuove. Nei giorni scorsi, per esempio, è stato convocato un tavolo operativo per creare un Parco naturalistico che unisca tre punti cardine: la Riserva Biviere di Gela, la Sughereta di Niscemi e il bosco di Santo Pietro di Caltagirone. Un’idea progettuale che è stata discussa nel Palazzo Municipale di Gela.

Le tre Amministrazioni hanno avviato da tempo un dialogo per la nascita di un parco caratterizzato dalla biodiversità che punti su un turismo ecosostenibile. Attualmente soltanto la Riserva del Biviere ha un ente gestore mentre le altre due aree si trovano sotto tutela dei Corpi forestali. L’idea è quella di creare percorsi naturalistici sinergici per valorizzare e tutelare le riserve già esistenti.

All’incontro erano presenti, oltre al sindaco di Gela Lucio Greco, l’assessore alla Pubblica istruzione Salvatore Incardona, Lara lodato, assessore alla Transizione ecologica del Comune di Caltagirone, Giovanni Internullo, referente della frazione Santo Pietro, Simone Piceno, Tino Cutugno e Veronica Dal Moro, referenti Avsi progetto Politeia, Pietro Stimolo, vice sindaco Niscemi.

“Il progetto è ambizioso – ha detto Greco – perché punta non soltanto a valorizzare queste tre splendide zone ma anche a preservarle da azioni vandaliche o da incuria. Un’azione di tutela paesaggistica necessaria per renderle sempre attraenti. Saranno coinvolti gli enti gestori, le associazioni ambientaliste, professionisti come archeologici, geologi, agronomi e altro ancora. Chiederemo presto un incontro con l’assessore regionale al Territorio e Ambiente Elena Pagana per pianificare il progetto”.

Riqualificazione del Museo archeologico

Tornando ai progetti sul territorio gelese occorre ricordare che i lavori di riqualificazione urbana della zona Nord per il Museo archeologico rientrano nel progetto Patto per il Sud. L’opera è stata finanziata dal Dipartimento regionale delle Attività produttive con 2.600.000 euro (importo complessivo dei lavori € 2.224.556,05 di cui 2.193.663,38 per lavori a base d’asta soggetti a ribasso e 30.892,67 costi sicurezza non soggetti a ribasso) e il progetto, redatto da Giuseppe Cosenza, è inserito nel Piano triennale delle opere pubbliche 2021/2023. Il Rup è Santi Nicoletti.

Anche questo un progetto molto atteso dalla città, il cui iter adesso vede finalmente la luce del tunnel. La prima stesura risale al 1987, ma l’idea è stata abbandonata per anni per mancanza di fondi prima di essere ripresa con i fondi del Patto per il Sud e aggiornato al prezziario 2018 (anche questo ha prodotto ritardi). Inoltre, è stato pensato un sovrapassaggio per unire il Museo archeologico e il Museo della Nave arcaica.