Non accenna a sboccarsi la situazione del Bilancio di previsione del Comune, fermo da oltre un anno. Si va avanti di mese in mese fra incontri, speranze e la Spada di Damocle che pende dalla parte del dissesto economico.
In una delle ultime riunioni operative fra il sindaco Lucio Greco, l’assessore al Bilancio Mariangela Faraci, la segretaria generale Carolina Ferro, i consulenti finanziari del sindaco e i responsabili del settore sono state messe in campo delle azioni finalizzate alla stesura di un Piano di riequilibrio. Il documento deve essere presentato in Consiglio comunale entro il 20 ottobre per poi inoltrarlo entro il 27 ottobre alla Corte dei Conti.
Un altro step da definire è la composizione del gruppo operativo che dovrà redigere il Piano di riequilibrio, la convocazione dei creditori del Comune e altri atti in ossequio alla normativa sul predissesto. La pausa ferragostana ha messo in stand-by il lavoro ma ottobre è alle porte e adesso si torna al lavoro con in primo piano il delicato tema delle variazioni di bilancio che provengono quasi tutte dal settore dei Lavori pubblici e riguardano opere che hanno tutte un finanziamento (mentre i Revisori dei conti si sono detti contrari a ogni forma di indebitamento).
“La scelta tra Piano di riequilibrio finanziario e dissesto – ha detto il sindaco Lucio Greco – non è casuale. Il Piano di riequilibrio ha molti vantaggi tra cui la conservazione dell’integrità dell’Ente e la sua autonomia organizzativa, che può avere importanti ricadute sulla cittadinanza. Il dissesto, insomma, dev’essere visto come l’estrema ratio, soluzione a cui ricorrere dopo aver condotto un’attenta analisi sull’applicabilità tecnica del riequilibrio e averla scientemente valutata”.
“La dichiarazione di dissesto – ha aggiunto Greco – comporta per l’Ente una serie di conseguenze negative quali limiti alla contrazione di nuovi mutui, limiti all’impegno delle somme previste nell’ultimo bilancio approvato con riferimento all’esercizio finanziario in corso, pagamenti in conto competenza che non possono superare un dodicesimo delle rispettive somme impiegabili, aumento, nella misura massima consentita dalla legge, delle aliquote delle tariffe di base delle imposte e delle tasse locali. E danni anche per le imprese creditrici del Comune di Gela”.
Appuntamento dunque al 10 ottobre per portare in Aula il Rendiconto 2022, il 20 ottobre in Consiglio il piano di riequilibrio mentre il 28 ottobre è il termine ultimo per presentarlo alla Corte dei Conti.