GELA (CL) – Diciannove anni di progetti, sogni e aspettative. Ed altrettanti di lavoro, perché la Senologia all’ospedale Vittorio Emanuele c’è e ha salvato migliaia di donne con professionisti venuti fuori anche dalla scuola dell’oncologo Umberto Veronesi. Ma è una struttura semplice che avrebbe bisogno di essere ampliata con nuova forza lavoro e mezzi all’avanguardia.
Bisognerà però aspettare ancora (si parla di mesi) affinché la Regione invii gli ispettori dell’Assessorato alla Salute per verificare se l’Unità di Senologia del Vittorio Emanuele possieda i requisiti necessari per diventare Unità dipartimentale, un centro Hub, cioè, in grado di diventare punto di riferimento di un intero territorio regionale. Se i requisiti non dovessero essere riconosciuti, il rischio è che la stessa possa essere assegnata in altri centri. Una possibilità, che ovviamente, ha fatto nascere non poche perplessità sul territorio.
La struttura gelese, diretta da Giuseppe Di Martino, in questi anni ha raggiunto obiettivi importanti, visitando migliaia di donne ed effettuando centinaia di interventi salvavita. Eppure il reparto, richiesto dai gelesi e conquistato attraverso mille battaglie, risulta essere ancora sottodimensionato: mancano altre figure mediche specialistiche, infermieri e tecnici, oltre che una serie di figure come lo psico-oncologo e il chirurgo plastico, specializzate nel trattamento delle patologie mammarie.
“Una vicenda che denunciammo al Governo regionale – ha detto l’assessore alla Salute Nadia Gnoffo – e fummo rassicurati che i nostri timori erano infondati e che presto Gela avrebbe avuto la sua Unità dipartimentale. In un anno nessun rafforzamento è arrivato per il reparto diretto dal dottor Di Martino. Oggi, dunque, non possiamo permettere che vengano colpiti ancora una volta la salute e il diritto a un’adeguata assistenza sanitaria di una città che ha pagato un prezzo altissimo in termini di sanità”.
“Ho già allertato i nostri rappresentanti all’Ars – ha aggiunto – affinché si facciano portavoce di questa vicenda sui tavoli regionali e io stessa chiederò alla Direzione generale dell’Asp di mettere fine a questa inerzia e di avviare tutte le determinazioni necessarie a fornire alla nostra Senologia il personale mancante. Non è più il tempo delle rassicurazioni, servono risposte adeguate e soprattutto concrete”.
“Raccolgo l’appello lanciato dall’assessore – ha commentato il deputato regionale di Forza Italia, Michele Mancuso – e di quanti sono preoccupati che il reparto di Senologia dell’ospedale Vittorio Emanuele di Gela venga declassato senza essere mai diventato Unità dipartimentale. Lo stato dei fatti impone attenzione sulla vicenda, per raggiungere appieno l’obiettivo. Esiste un atto aziendale valido per cinque anni, il quale prevede la nascita dell’Unità operativa semplice dipartimentale nel nosocomio gelese. È una battaglia che sin dall’inizio abbiamo condotto perché, visto l’elevato numero di casi di tumori alla mammella, non abbiamo mai avuto dubbi nel sostenere difendere e ottenere tale collocazione”.
“Sono in itinere – ha concluso – anche delle convenzioni con strutture sanitarie private per quanto concerne le attrezzature di servizio. È chiaro, però, che ciò non basta”.