GELA (CL) – Sono stati giorni bui per Gela. A giugno il calo dei contagi che dal picco di 667 si è ridotto a 60 e nessun paziente ospedalizzato. Ha chiuso il reparto Covid dell’ospedale ed lo spettro del Coronavirus sembrava già allontanarsi. L’Italia bianca, poi, ha fatto riaccendere la speranza.
Tutto fino alla prima decade di luglio, quando i contagi hanno ripreso a prendere piede: prima uno, poi tre, sei e poi ancora trenta al giorno fino a marciare al ritmo di 50-85 al giorno. Il numero degli ospedalizzati si è mantenuto per settimane sui 7-8, ma il picco si è raggiunto in questi giorni con quasi 800 casi. Come ad aprile 2020.
Fino a quando il 16 luglio il Presidente della Regione, Nello Musumeci, ha dichiarato la zona rossa. E qui si sono scatenate le ire dei commercianti che, pur nel rispetto delle regole hanno manifestato la loro disapprovazione. Multe in spiaggia ai pochi bagnanti che, timidamente, hanno provato ad andare a mare. Per il resto strade deserte e tanta rabbia. Questo per i primi giorni. Poi tutto si è allentato.
I giovani sono usciti ugualmente varcando i confini della città: Licata, Butera, Niscemi, Marina di Ragusa piena di gelesi con la voglia incontenibile di vivere e zero controlli alle uscite della città. Qualche commerciante ha messo in piedi timide manifestazioni di protesta e molti si preparavano già ad un apericena di “protesta” nella piazza principale. Poi è arrivata la conferenza stampa del Presidente del Consiglio che ha annunciato i nuovi parametri per la determinazione delle zone di colore. Ma il decreto non era stato pubblicato in Gazzetta ufficiale e la zona rossa è stata prolungata provocando una reazione forte da parte dei cittadini, pur se solo sui social. Il giorno dopo, e siamo al 24, con una sua ordinanza, il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha disposto la conclusione delle ‘zone rosse’ in Sicilia.
Erano state istituite nei Comuni di Caltabellotta, Cammarata, Favara, Gela, Mazzarino, Riesi e San Giovanni Gemini. La revoca è stata adottata alla luce dell’entrata in vigore del decreto legge con le nuove misure di contenimento epidemiologico della pandemia.
“Abbiamo subito recepito i nuovi parametri che sono stati pubblicati la scorsa notte, dopo una impegnativa trattativa con il governo nazionale che ha accolto la proposta della nostra e delle altre Regioni. Da oggi prevale, dunque, per il cambio di colore il criterio della ospedalità”, ha detto il presidente Musumeci.
Ed il sindaco di Gela, Lucio Greco si adegua e mette in pratica le linee guida del Governo e insiste sulle vaccinazioni di massa: “Adesso che abbiamo scongiurato il pericolo della zona rossa – ha affermato Greco – che stava mettendo in ginocchio tutta la città, è arrivato il momento di prendere decisioni serie e coraggiose. Ognuno di noi deve fare la propria parte, e per quel che mi riguarda chiederò il green pass per le riunioni della giunta a tutti gli assessori. Spero che il Presidente del consiglio comunale, Totò Sammito, faccia altrettanto per le sedute del civico consesso. Starò anche molto attento al controllo sanitario di tutti gli impiegati comunali, specialmente di coloro che sono a contatto con il pubblico. Chiederò, poi, all’assessore all’istruzione, Cristian Malluzzo, di delinearmi al più presto la situazione vaccinale di tutti gli insegnanti che operano nel nostro territorio. La zona bianca non è un liberi tutti, occorre prudenza, in tutti i contesti”.