Caltanissetta

Gela, una città “sospesa” e con il futuro da scrivere

GELA (CL) – Sono stati giorni importanti, quelli appena trascorsi, per la politica gelese, con il sindaco Lucio Greco che ha incassato due importanti segnali positivi da parte del Consiglio comunale: da un lato l’approvazione del Piano economico finanziario rifiuti (e il conseguente percorso per l’approvazione delle tariffe Tari), dall’altro il rinvio della mozione di sfiducia al prossimo 12 giugno, quando – almeno si spera – si dovrà già conoscere il destino economico-finanziario dell’Ente.

Ma torniamo ai fatti: il via libera al Pef è arrivato in pochissimo tempo in Aula, nonostante le opposizioni, a cominciare da Fratelli d’Italia, abbiano contestato la legittimità della seduta perché prossima a quella sulla mozione di sfiducia. In pochi minuti il documento è stato approvato con dieci voti favorevoli della maggioranza e di “Una buona idea” e l’astensione di Unità progressista e Pd.

Il centrodestra ha accusato “Una buona Idea”, Unità progressista e il Pd di fare falsa opposizione e appoggiare il sindaco, ma Greco ha incassato comunque un’importante vittoria. “Desidero ringraziare i consiglieri comunali – ha detto – che si sono resi disponibili e, con un lavoro prezioso, hanno approvato il Piano economico finanziario e le tariffe per la gestione della raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, un atto propedeutico per avviare in città il nuovo e più efficiente servizio che chiedevano i cittadini”.

Poi è arrivato il momento della tanto attesa mozione di sfiducia e nonostante l’opposizione di cuffariani, Lega e FdI il tutto è stato rinviato al 12 giugno, con l’assenso del Pd e l’astensione del Movimento 5 stelle.

“Un’altra Gela” ha accolto con soddisfazione la decisione, considerata di responsabilità, presa dai gruppi di centrosinistra e dai civici di poter usufruire della proroga concessa dalla Corte dei Conti e definire così in questo modo la situazione economico-finanziaria dell’Ente. Più di un altro mese di tempo, dunque, per il sindaco Greco e la sua amministrazione, per capire se il Comune, e di conseguenza la città, potranno davvero salvarsi o rischiano di sprofondare ancora di più nel baratro.