MESSINA – Un bando di gara che ha suscitato non poche polemiche. Il documento è quello della “Concessione a terzi delle aree a verde comunali e delle strutture ivi insistenti”, pubblicato la scorsa settimana e che prevede termini stringenti: ancora una settimana per aderirvi.
Sono 25 aree: 13 tra ville, parchi e giardini del centro città, comprese le Ville Mazzini, Castronovo e Quasimodo e i giardini di Montalto, nove nella zona Nord con Villa Sabin e tre nella zona Sud. Non è inserita nell’elenco Villa Dante, il più grande polmone verde della città con all’interno una serie di impianti sportivi compresa la piscina da poco riaperta alle attività e un’arena per spettacoli. Per questa struttura si aspetta da tempo un bando ad evidenza pubblica dedicato, sollecitato più volte dal Consiglio della III Circoscrizione per tutelare tutti gli interventi di ripristino recentemente realizzati. Dopo un anno, però, nulla si è ancora mosso.
Per il consigliere comunale Libero Gioveni (Pd) “l’affidamento a una pluralità di soggetti (associazioni o società raggruppate) per gestire le diverse aree di Villa Dante è la soluzione migliore. Campi da tennis, campo da calcetto, arena, centro sociale, area giochi, campo da bocce, meritano maggiore fortuna e una gestione in grado di garantire servizi alla collettività”.
Si sta procedendo invece con l’apertura ai privati per quegli spazi che, si garantiva, dovevano essere curati dalla MessinaServizi. “Il sindaco De Luca – ha affermato Michele Barresi segretario della Uiltrasporti – cala la maschera e adesso vuole privatizzare tutto. Nel Salva-Messina però si è scritta e votata un’altra cosa. Nella parte terza, al punto 1 si apre di fatto ai privati la gestione raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani e si dispone al punto due la modifica dello statuto di MessinaServizi Bene Comune al fine di affidarle la cura del verde, delle ville e la gestione dei cimiteri”.
Il personale in esubero, in caso di privatizzazione del servizio di smaltimento e raccolta dei rifiuti solidi urbani, si prevedeva rimanesse in servizio per occuparsi del verde, delle villette e dei cimiteri. A oggi la Giunta ha già deliberato la liquidazione di MessinaServizi, procedendo verso la privatizzazione del servizio fissata tra poco più di un anno.
“Vediamo il sindaco – ha aggiunto Barresi – cimentarsi nell’ennesimo blitz, questa volta alla villetta Sabin. Ma oltre a farci sorridere per l’effetto boomerang dei patetici scoop di chi, da ormai un anno da amministratore, dovrebbe essere artefice di soluzioni più che autore di denunce, ci preoccupa la sua dichiarazione circa la volontà di aprire la gestione delle ville cittadine ai privati”.
Sulle condizioni di Villa Sabin all’Annunziata, il sindaco si è espresso duramente, usando il solito post sui social che però si è rivelato una sostanziale autodenuncia. “De Luca – ha affermato il capogruppo in Consiglio comunale del M5s, Andrea Argento – nasconde i suoi tanti insuccessi continuando a puntare il dito sul Consiglio comunale, ma ormai non incanta più nessuno. I risultati di un anno di fallimenti sono invece sotto gli occhi di tutti. Basti pensare alle condizioni in cui versa Villa Sabin, che nel corso degli ultimi 12 mesi è stata del tutto abbandonata all’incuria. Non si rende conto che i suoi famosi blitz, a un anno dalle elezioni, sono un atto di accusa contro se stesso”.
Tornando al bando, esso prevede che per un periodo minimo di sei anni e massimo di 30, i privati possano occuparsi della manutenzione ordinaria e straordinaria per garantire condizioni di sicurezza e controllo degli spazi e organizzare attività socio-culturali. I contenuti erano stati stabiliti già dalla delibera di Giunta 200 del 26 marzo. Si può aderire entro il primo luglio, mentre entro stamattina devono arrivare a Palazzo Zanca le richieste di sopralluogo dell’area interessata. I privati che prendono in gestione la piazza o la villa avranno disponibile uno spazio dove realizzare chioschi, dehors o gazebi per bar, punti ristoro e giochi.