Agrigento

Gestire sovraindebitamento, la guida del Tribunale di Agrigento

AGRIGENTO – Un Vademecum per far conoscere ai cittadini le norme e le figure professionali più adatte a gestire le situazioni di “sovraindebitamento”. È la soluzione del tribunale di Agrigento per informare i cittadini sulla possibilità di liberarsi dal peso di situazioni fortemente debitorie e scongiurare il ricorso al mercato dell’usura.

Pensato con un linguaggio semplice e diretto, il vademecum è stato realizzato nell’ambito del progetto per “La Capacitazione istituzionale dei Distretti Giudicanti della Regione Siciliana”, attuato dalla Regione Sicilia – Dipartimento formazione professionale – tramite una convenzione con FormezPA, ed è stato finanziato dal programma operativo Fse Sicilia 2014-2020 nell’ambito dell’Asse IV.

La perdita improvvisa del posto di lavoro, la riduzione del fatturato d’impresa, la sospensione o addirittura la cessazione della propria attività lavorativa a causa della pandemia da Covid-19, sono tra le principali cause di un progressivo indebitamento di molti cittadini della provincia di Agrigento, già caratterizzata da un reddito pro capite più basso rispetto alla media delle altre regioni del sud Italia. Nonostante il legislatore abbia introdotto da tempo la procedura della composizione della crisi da “sovraindebitamento” (procedura specifica per quei soggetti che hanno contratto debiti e che non possono ricorrere alle procedure previste dalla legge fallimentare), tuttavia, il ricorso a tale procedura è rimasto poco diffuso.

Col Vademecum, il Tribunale di Agrigento ha voluto avvicinare i cittadini alla più recente normativa, che consente di ristabilire un equilibrio economico quando il soggetto ha un volume di debiti che non gli consente di far fronte al sostentamento proprio o della propria famiglia.

“Il vademecum – spiega il Presidente del Tribunale, Pietro Falcone – è stato pensato ed elaborato con l’intento di semplificare e rendere il più possibile accessibile la comprensione delle procedure normative e delle soluzioni offerte dal legislatore. In tal modo vogliamo anche favorire un più consapevole avvicinamento alle figure professionali di riferimento, superando anche possibili reticenze ad affrontare un nuovo modo di gestione della propria dimensione economica”.

Le attività del progetto contribuiscono a una gestione più moderna della giustizia nei distretti giudiziari della Sicilia, attraverso interventi di miglioramento della Capacità amministrativa e dei processi operativi e il potenziamento delle competenze del personale.

I prossimi passi prevedono la realizzazione di una versione ulteriormente semplificata del Vademecum con le tecniche del legal design – che riducono la complessità della comunicazione legale anche grazie all’utilizzo di rappresentazioni grafiche – e la sperimentazione dell’Intelligenza artificiale nel sistema giudiziario siciliano, sulla base di quanto già avviato da altri Tribunali italiani.

Nella stesura del vademecum, scaricabile dal sito del Tribunale di Agrigento si è rivelata preziosa la collaborazione degli Organismi di Composizione della Crisi presenti nel territorio, per legge deputati ad accogliere il soggetto “sovraindebitato”, che hanno effettuato una prima analisi della situazione debitoria e suggerito la soluzione più consona alla sua condizione e alle sue risorse.

“L’auspicio – afferma il giudice Silvia Capitano, referente del progetto – è di poter offrire un valido strumento per sfruttare le potenzialità della legge e intervenire tempestivamente nelle situazioni di disagio e sofferenza, con la dedizione dei vari operatori chiamati ad occuparsi della materia”.