Giovanni Brusca, dopo aver scontato la sua pena per aver fatto esplodere la bomba che ha ucciso il giudice Giovanni Falcone e la sua scorta, è stato scarcerato e sarebbe pronto a cominciare la sua nuova vita.
Brusca si è scusato con le famiglie delle vittime, ha pagato il suo conto con la giustizia, della quale è divenuto collaboratore, e avrà una nuova identità, un assegno previsto dal programma di protezione e un nuovo lavoro.
L’esecutore materiale della Strage di Capaci si è impegnato con lo Stato a non delinquere mai più. Dovrà sottostare a un periodo di libertà vigilata, con obbligo di firma settimanale, orari controllati e pernottamento fisso in una località segreta, a tutela della sua sicurezza.
Non si conosce la cifra stabilita per la sua indennità, ma è noto che coloro che vivono in sorveglianza speciale percepiscano mensilmente dai 1000 ai 1500 euro al mese fissi, con l’aggiunta di ulteriori 500 euro per ogni familiare a carico.