Politica

Green pass in uffici pubblici, Nello Musumeci fa dietrofront


Il Presidente della Regione ieri sera ha ufficializzato la “temporanea sospensione” della propria ordinanza, firmata il tredici agosto scorso, che prevede l’obbligo del Green pass per l’accesso negli uffici pubblici, oltre allo stop ai tamponi gratuiti negli hub.

Una sospensione “in attesa delle risultanze della avviata interlocuzione con il Garante” per la Privacy.

Il presidente della Regione aveva già nei giorni scorsi sottolineato di aspettare la risposta del Garante della privacy, che aveva sollevato dei dubbi, per rendere operativo il provvedimento restrittivo.

Che è stato fortemente contestato da alcuni partiti che sostengono il governo regionale, come Lega e FdI.

I chiarimenti del Garante

In una nota della Presidenza della Regione diffusa ieri sera si afferma che il provvedimento di sospensione “si inserisce in un più ampio novero di chiarimenti sulla medesima disposizione che costituiranno l’oggetto delle indicazioni richieste in merito dal Garante”.

II principali chiarimenti contenuti nella circolare del dipartimento regionale della Protezione civile riguardano, in particolare, “la esclusione degli uffici giudiziari e degli uffici di pubblica sicurezza e la effettiva disponibilità dei servizi telematici da parte dei soggetti erogatori, in mancanza della quale resta ferma la modalità tradizionale”.

“Inoltre – si legge nella nota della Presidenza della Regione – è precisato che la misura è indirizzata esclusivamente agli utenti e non anche agli operatori”.

Lo stallo e la paura per i contagi

Tutto ciò è accaduto ieri proprio nel giorno in cui sono emersi numeri estremamente preoccupanti sull’andamento della pandemia in Sicilia: elaborando i dati della Protezione civile, l’ufficio statistica del Comune di Palermo ha sottolineato come nell’ultima settimana gli indicatori sulla galoppata del virus in Sicilia, piena di turisti, sono preoccupanti.

I contagi hanno fatto un balzo in avanti del 34,1%, ben 6.833 positivi in più rispetto ai sette giorni precedenti quando, comunque, era stato registrato un incremento del 14,7%.

Era da tre mesi e mezzo, specifica l’ufficio statistica, che non si superavano i seimila contagi.

Numeri da brividi

Numeri da brividi, insomma, perché aumentano i positivi in isolamento ma anche i ricoveri in ospedale, come confermato da Agenas, secondo la quale Sicilia e Sardegna restano le due regioni con il tasso di occupazione delle terapie intensive più alto d’Italia.

In particolare la Sicilia ha la percentuale maggiore di ricoveri ordinari con il 15%.

Ricordando che “è sotto gli occhi di tutti l’elevata incidenza del contagio nell’Isola”, Musumeci nei giorni scorsi aveva difeso la propria ordinanza: “Tutti quelli che si sforzano di polemizzare, in queste ore, dedichino lo stesso sforzo a sensibilizzare i cittadini alla vaccinazione. Faranno così un migliore servizio alla società”.

La Lega se la prende con Orlando

Incredibilmente la Lega è riuscita a prendersela però con il sindaco di Palermo Leoluca Orlando che, nei giorni scorsi, nella sua qualità di
presidente di Anci Sicilia, era stato il primo a chiedere a nome dei sindaci al Governatore di chiarire e modificare “in maniera formale l’attuale disposizione che sta creando scompiglio e confusione negli uffici pubblici e comunali e che non è certamente utile a contrastare credibilmente i contagi”.

Il segretario generale del Comune di Palermo in mattinata aveva annunciato di voler applicare subito l’ordinanza, rinfocolando la polemica proprio con il Carroccio.

“Come era assolutamente prevedibile – si legge in una nota della Lega – già è caos in tutti gli uffici comunali e pubblici; decine di persone che avevano prenotato appuntamenti da giorni, in alcuni casi da settimane o da mesi sono stati mandati via perché privi di Green pass: e così niente carta d’identità per molti e addirittura l’impossibilità di dichiarare la nascita di un bambino”.