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Green pass, camionisti e portuali minacciano, “venerdì blocchiamo il Paese”

Rischia di trasformarsi in un venerdì nero per i porti italiani l’entrata in vigore il 15 ottobre dell’obbligo di Green pass nei posti di lavoro.  A Trieste il comitato dei lavoratori del Porto (Clpt) ha minacciato di fermare l’attività “a oltranza” se non ci sarà uno slittamento della misura.

Le società di gestione al Porto di Palermo hanno già fatto sapere che non si faranno carico dei tamponi. Riunioni si sono tenute un po’ in tutte le città portuali e la protesta rischia di estendersi ad altri scali della penisola.

Il problema rischia tra l’altro di estendersi all’autotrasporto, tenuto contro che un camionista su tre non ha il Green pass, un dato che sale all’80% nel caso degli autisti stranieri.

“L’unica apertura che possono avere nei nostri confronti è togliere il Green pass”, ha avvertito il portavoce dei portuali di Trieste, Stefano Puzzer, parlando con l’Huffington Post, “il blocco di venerdì è confermato e ci saranno sorprese perché non si fermerà solo il porto di Trieste, quasi tutti i porti si fermeranno. Stasera ne avremo conferma”.  

Il caso è esploso dopo la circolare del Viminale che raccomandava alle imprese “di mettere a disposizione del personale sprovvisto di Green pass test molecolari o antigenici rapidi gratuiti”. Poi era arrivata la precisazione che gli operatori economici “potranno valutare” in autonomia.