Scrivere l'energia

GSuite e la didattica on line

A mio modesto parere, l’app di Gsuite consente a noi alunni di poter lavorare con molta più facilità, grazie anche alla nostra dimestichezza per quanto riguarda tutto quello che è tecnologico e quello che concerne l’uso della rete Internet.

Grazie a questa nuova piattaforma ci è consentito di poter allegare i nostri compiti con molta più facilità e di poterne visualizzare le eventuali correzioni o valutazioni.

Una particolarità che considero davvero utile è la possibilità di ricevere notifiche dall’app ogni qual volta un compito non viene svolto o consegnato entro la data prestabilita.

Infatti l’app di Gsuite consente ai nostri docenti di poter assegnare i compiti e le verifiche con allegata una data di scadenza, in modo che tutti gli alunni possano anche organizzarsi a livello scolastico per rispettare le consegne delle verifiche.

Ovviamente questa Didattica a distanza non è proprio una forma di “fare scuola” alla quale tutti noi studenti siamo abituati, ma con il sostegno dei nostri docenti e la presenza costante della nostra scuola, questa nuova organizzazione scolastica si sta pian piano tramutando in normalità, quasi come se avessimo sempre studiato secondo questa metodologia di studio.

Ma in realtà, a me personalmente manca molto la “mia scuola” o, meglio dire, “la nostra scuola”, quella dove si entrava ogni mattina nelle proprie aule, pregne di quel forte odore di gesso bianco e d’inchiostro blu.

Quella dove si stava poggiati con i gomiti sui banchi, ascoltando la lezione del prof che sempre cercava di tenere alta l’attenzione tra gli alunni.

Quella dove durante le verifiche si aveva un’ansia tremenda e dove solo la pacca sulla spalla del tuo fidato compagno di banco riusciva a calmarti e ad infonderti coraggio.

Quella dove si poteva avere un dibattito con i docenti sugli argomenti con loro discussi faccia a faccia, e non schermo contro schermo.

Sento la mancanza della mia scuola, sento la mancanza dei miei compagni di classe e dei miei prof.

In poche parole: sento la mancanza della mia normalità.

Silvia Alecci 4LG