Messina

Guardia alta contro le truffe ai danni degli anziani

MESSINA – Difendere gli anziani sempre più vittime di truffe. Anche nella Città dello Stretto si cerca di attivare azioni di prevenzione sensibilizzando e informando una fascia di popolazione particolarmente vulnerabile.

Il prefetto Cosima Di Stani e il sindaco Federico Basile, hanno sottoscritto un protocollo finalizzato a dare attuazione al progetto NonRaggir@Me. Il Comune ha beneficiato del contributo del Fondo unico giustizia che il ministero dell’Interno ha destinato per il 2022 ai Comuni capoluogo di provincia per potenziare i servizi territoriali di prevenzione, adottando forme differenziate di informazione e sensibilizzazione e innovativi strumenti di denuncia. Le azioni antitruffa previste a Messina sono state illustrate dal prefetto, da Salvatore Puglia, responsabile Anap (Associazione nazionale anziani e pensionati) di Confartigianato, impegnata da cinque anni in questa campagna di tutela, e da Alessandra Calafiore, assessore comunale ai Servizi sociali. Fondamentale il contributo della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.

Si parte oggi con punti informativi allestiti nella zona Nord, dove verranno distribuiti opuscoli e dépliant con indicazioni e consigli per difendersi dai truffatori. Il fenomeno in città non è allarmante, ma non è neppure da sottovalutare. Il QdS ne ha parlato con i soggetti coinvolti nel progetto. “Le iniziative di sensibilizzazione nei confronti di alcuni fenomeni – ha sottolineato il prefetto Di Stani – devono essere continui sul territorio. Gli anziani sono soggetti vulnerabili, spesso da soli e quindi facile preda di malviventi. Devono denunciare senza vergognarsi, ma intanto è fondamentale fare prevenzione informandoli”.

“I raggiri e le truffe sono all’ordine del giorno anche qui da noi – ha aggiunto Puglia- qui c’è una ritrosia maggiore a denunciare, perché gli anziani si vergognano. Non c’è una truffa particolare: i nostri anziani non hanno dimestichezza con internet, più che vittime di truffe online sono più propensi, specie quelli soli, a fidarsi e farsi raggirare da chi gli dà attenzione. La prevenzione è importante, anche avere servizi sociali presenti e siamo contenti che l’Amministrazione comunale si faccia partecipe di questi problemi”.

Il questore Gabriella Ioppolo ha sottolineato l’importanza della denuncia: “Questi progetti servono a questo – ha affermato – al di là del dare consigli e il vademecum che sono utilissimi. Questa è una città dove si rilevano episodi preoccupanti: gli arresti dei due napoletani che agivano a Messina dimostra che questo tipo di truffa viene fatta da gente che si sposta facilmente da una città all’altra per evitare di essere monitorata. Abbiamo un nostro opuscolo autorizzato dal ministero degli Interni con una serie di consigli che poi sono sempre gli stessi, ma devono servire a prevenire”.

Francesco Falcone, tenente colonello dei Carabinieri, e Girolamo Franchetti, colonnello della Guardia di Finanza, hanno esortato alla tempestività nel chiamare il 112. “Ci sono stati episodi – hanno spiegato – anche nel centro cittadino, che ci fanno capire che ci sono soggetti che periodicamente si aggirano sul territorio. Non c’è una situazione che potremo dire allarmante. Le campagne servono a tenere alta l’attenzione. È importante non aspettare troppo nel chiamarci, perché qualche minuto dopo possiamo mandare già una pattuglia. Le persone sospette si notano, è provato statisticamente che la chiamata tempestiva permette di individuare i truffatori nell’area di azione”.

Gli anziani soli sono i più vulnerabili e quindi bersagli facili dei truffatori. Fondamentale, quindi, come accennato, il ruolo dei servizi sociali nel creare un supporto. “Facciamo attività di monitoraggio – ha sottolineato l’assessore Calafiore – anche con l’aiuto dei medici curanti. Loro hanno un contatto diretto con gli assistiti e possono segnalare delle situazioni particolari. Ho avuto dei contatti per mettere a sistema tutto questo e tale attività potrà perfezionarsi con un finanziamento del Pnrr che riguarda le dimissioni protette. Ci sono casi di anziani soli che devono seguire un percorso post ospedaliero riabilitativo prima di tornare a casa. Su questo stiamo lavorando”.

“Stiamo cercando anche all’interno delle Municipalità – ha concluso – di essere presenti con gli sportelli della Messina social city, ma c’è una rete molto forte che ci aiuta in questo, c’è sinergia e collaborazione anche con i progetti che noi facciamo che prevedono un partenariato ampio e rafforzano quindi la rete. Parrocchie, farmacie, medici curanti sono un raccordo fondamentale”.

Lina Bruno