Prosegue la guerra tra Israele e Hamas, organizzazione paramilitare palestinese. L’area “di fuoco” rimane la Striscia di Gaza, interessata nel corso della notte da raid aerei israeliani contro Hamas (sarebbero 500 gli obiettivi colpiti) e da infiltrazioni dei militanti palestinesi nel territorio israeliano. A farne le spese sono principalmente i civili: secondo le prime stime, ci sarebbero quasi 500 vittime palestinesi e oltre 700 israeliane. Stime, naturalmente, a ribasso.
Tra loro ci sono anche dei bambini, “colpevoli” solo di vivere in un’area che non ha mai trovato pace e che – dallo scorso sabato – ha visto esplodere l’ennesima escalation di violenza.
“In un’ondata di attacchi notturni, l’IDF ha colpito più di 500 obiettivi strategici di organizzazioni terroristiche nella Striscia di Gaza”, si legge nel profilo Twitter delle forze armate israeliane. Nello specifico, sarebbero 653 gli obiettivi di Hamas colpiti.
Nelle scorse ore le forze israeliane hanno confermato – tramite The Times of Israel – anche che stanno effettuando nuovi raid aerei sulla Striscia di Gaza contro obiettivi di Hamas. Gli “schieramenti” della nuova – ennesima – guerra sembrano chiari: l’Iran si congratula con Hamas e (nonostante le differenze religiose) condivide l’obiettivo di distruggere Israele, le autorità occidentali si schierano quasi interamente a favore di Israele con manifestazioni più o meno evidenti di solidarietà. Il popolo, invece, si divide: a New York si sono registrate due manifestazioni, una a favore di Israele e l’altra a difesa della Palestina.
Una cosa è certa: a pagare il prezzo della guerra sono e saranno principalmente i civili, di entrambe le parti. E soprattutto i bambini. L’allarme di Save the Children è chiaro: “I bambini stanno affrontando rischi inimmaginabili, con conseguenze a lungo termine sulla loro salute mentale, dalla depressione, agli incubi e ad atti di autolesionismo”. I dati sui bambini morti al momento non è confermato, ma il bilancio sembra purtroppo destinato a salire.
La guerra tra Israele e Hamas avrà un bilancio tragico. E gli orrori visti negli ultimi due oggi potrebbero essere “nulla” in confronto alla strage pianificata da Hamas. Dall’Egitto arriva l’accusa a Israele di non aver ascoltato gli avvertimenti lanciati prima degli attacchi a sorpresa di sabato: “Li abbiamo avvertiti che stava per esplodere la situazione e anche molto presto. E sarebbe stato grande. Ma hanno sottovalutato questi avvertimenti“.
Le autorità di Israele, ha aggiunto la fonte citata a condizione di anonimato dai media israeliani, avrebbero preferito concentrarsi sulla minaccia proveniente dalla Cisgiordania ignorando quella dalla Striscia di Gaza.
Foto e video di Askanews