La guerra in Ucraina preoccupa la Sicilia. Tanto perché ospita la base militare americana di Sigonella, quanto per le ripercussioni del conflitto sull’economia dell’Isola.
Oltre al caro bollette, ai timori per il gas, all’aumento del prezzo della benzina, del grano e dei suoi derivati, il conflitto potrebbe inficiare negativamente sul turismo siciliano. Perché la Sicilia “vive” anche di turismo russo. A dirlo è il presidente della Regione Nello Musumeci, che spiega come gli effetti della guerra sull’economia siciliana potranno essere misurati soltanto nei prossimi mesi.
“Siamo tutti preoccupati per la guerra, inutile nasconderlo, anche perché è nel nostro stesso continente.
Le ripercussioni di carattere economico, oltre al valore etico e morale, inesorabilmente potranno misurarsi nei prossimi 60 giorni – ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo d’Orleans a Palermo -.
La fetta del turismo russo è sempre stata in crescita. I russi amano la Sicilia, arrivano disdette. Segnali che nessuno vorrebbe ricevere. Problema energia, cereali e import/export”.