“Sono passate quasi due settimane dal primo soccorso e 6 dall’ultimo. Le leggi del diritto marittimo obbligano i centri di controllo ad assegnare immediatamente le persone soccorse in un luogo sicuro. Abbiamo già fatto 18 richieste senza successo”. Questo è il tweet attraverso il quale Sos Humanity International lancia l’ennesimo appello alle autorità internazionali per trovare un porto sicuro alle 398 persone a bordo di Humanity 1.
Ieri un altro appello dopo l’evacuazione di 3 bambini, sofferenti per gli stenti durante il viaggio attraverso il Mediterraneo.
“Non c’è ancora un porto sicuro per le 398 persone soccorse a bordo della Humanity 1. Le scorte si stanno esaurendo, anche i membri dell’equipaggio si stanno ammalando e il maltempo si sta avvicinando. Siamo preoccupati soprattutto per i 55 bambini sotto i 13 anni e i 110 minori non accompagnati a bordo”.
Ad accompagnare il post su Twitter c’è una foto, che testimonia le tristi condizioni delle persone a bordo.
Foto di Arez Ghaderi / SOS Humanity