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Humanity 1, tra tensioni e sollievo per lo sbarco: la testimonianza del medico di bordo

Lieto fine al porto di Catania, dopo gli sbarchi dei 35 migranti presenti nella nave Humanity 1 al Molo di Levante e dei 210 che si trovavano nella Geo Barents al Molo Centrale nel tardo pomeriggio di ieri.

Intorno alle ore 16 di oggi, la nave Ong Humanity1 ha lasciato il molo 25 del porto etneo. Oggi in conferenza stampa, il responsabile delle operazioni Till Rummenhohl aveva ricordato ai cronisti come “le autorità” avessero chiesto di “lasciare il porto” del capoluogo etneo.

Humanity 1, Catania tra tensioni nei tribunali e felicità dell’arcivescovo Renna

L’atmosfera è più serena. Ma di certo non si può parlare di “pace totale”: si preannunciano infatti tensioni al Tribunale Amministrativo Regionale e in quello di Catania, dai quali si attendono gli esiti del ricorso e dell’esposto presentati da Humanity 1.

Ma non finisce qui: è notizia di questa mattina che i legali della nave Humanity 1 stanno valutando se presentare o meno ricorso al Tar del Lazio contro gli sbarchi selettivi imposti dal Governo italiano.

Mentre le polemiche sulla linea seguita dal Governo italiano nei casi Geo Barents e Humanity 1 a Catania proseguono, l’arcivescovo metropolita Monsignor Luigi Renna esprime tutta la propria soddisfazione per gli avvenuti sbarchi dopo aver percepito “un’umanità dolente”.

Il medico di bordo racconta i momenti degli sbarchi

Questa mattina intanto i componenti del personale di bordo della nave Humanity 1 hanno tenuto sul Molo di Levante, a pochi metri dal punto in cui è presente la nave, una conferenza stampa.

Nel corso dell’incontro, hanno parlato delle fasi dello sbarco avvenuto ieri nel tardo pomeriggio delle persone che si trovavano a bordo. Il medico di bordo Silvia (in video) ha raccontato come le azioni degli psicologi e dei mediatori culturali siano state determinanti per valutare le condizioni dei profughi a bordo. Per le valutazioni mediche, infatti, è stato necessario molto tempo.