Messina

Il ciclone De Luca si abbatte sui dirigenti fra tagli, obiettivi e disposizioni stringenti

MESSINA – Arriva il taglio del numero dei dirigenti a Palazzo Zanca, con soddisfazione dell’Amministrazione e l’ira di chi dovrebbe andare in mobilità.

Il sindaco De Luca ha annunciato dalla sua pagina Facebook chi sono i nove confermati e i quattro che lasceranno il Comune. “Può essere – ha scritto – che alcuni di loro non accetteranno l’incarico perché a fronte del costo di circa 150 mila euro annui ciascuno dovranno agire da veri e propri manager. Il contratto non sarà più per cinque anni ma per tre, tranne che non ci sia, per ulteriori esigenze di risparmio e semplificazione, un’ulteriore riduzione dei Dipartimenti che interromperebbe anticipatamente il rapporto di lavoro quale naturale conseguenza”.

Non sono stati confermati Romolo Dell’Acqua, Riccardo Pagano e Domenico Manna, ma c’è anche la rescissione prima dei termini del contratto a tempo determinato con Loredana Carrara mentre Mario Pizzino, che finora ha diretto il Dipartimento Viabilità, andrà in pensione. I dirigenti rimasti dovranno farsi carico di più settori che sono stati accorpati con la riorganizzazione degli uffici.

Nel post di De Luca è stato anche sintetizzato in 16 punti a quali regole da ora in poi dovranno attenersi gli alti burocrati del Palazzo per evitare di essere sanzionati secondo il Codice disciplinare degli Enti locali. L’intenzione è quella di avere una struttura burocratica dove sindaco e Amministrazione hanno un controllo più serrato della dirigenza, diminuendo potere decisionale e margini di discrezionalità. La parte più controversa è quella che impone “la presenza anche oltre le 36 ore settimanali in via ordinaria, da lunedì a venerdì fino alle ore 19 e in via straordinaria anche nell’arco complessivo delle 24 ore, feriale e festivo” e poi “la reperibilità attraverso un numero telefonico sempre raggiungibile per tutti i giorni della settimana, h 24, per consentire agli assessori di riferimento e al sindaco di fronteggiare le situazioni di emergenza”.

Altro punto che fa discutere è la limitazione che viene imposta nell’uso dei social e nel rapporto con i giornalisti: “Il dirigente deve gestire la comunicazione istituzionale con gli organi di stampa, in accordo con il sindaco e con l’assessore di riferimento e deve astenersi dall’uso dei social e del web in genere per divulgare notizie o informazioni di cui dispone”.

Il sindaco ha parlato di rigoroso rispetto dei principi di efficienza efficacia ed economicità, dell’obbligo del dirigente di relazionare annualmente sull’attività svolta e di rispetto dei principi contabili evitando il formarsi di avanzo di amministrazione. A questo proposito il dirigente deve comunicare ogni tre mesi con un report l’andamento dell’utilizzo delle risorse che ha avuto assegnate con il Peg. Ogni burocrate è inoltre tenuto a conoscere tutte le fonti di finanziamento attraverso la lettura di giornali e siti specializzati per consentire al Comune di avere fondi extra bilancio. Entro dicembre di ogni anno deve poi comunicare tutte le scadenze inerenti i provvedimenti che devono essere assunti l’anno successivo e deve concertare con l’assessore di riferimento la gestione delle risorse umane.

“Il numero delle strutture dell’Ente con a capo un dirigente che l’Amministrazione De Luca limita a nove – hanno affermato il segretario della Fp Cgil Francesco Fucile e il responsabile aziendale Peppe Previti – non ha eguali in nessun’altra Amministrazione di pari grandezza e rischia di far saltare l’intero apparato e l’efficienza dei servizi erogati, con l’inevitabile conseguenza che tutta la responsabilità della struttura comunale sarà addossata ai nuovi titolari, già ridotti nel numero, attraverso una poco legittima delega di funzioni dirigenziali”.

“È impensabile – hanno concluso – che l’Amministrazione De Luca in caso del non condivisibile esubero di personale, non adotti specifici criteri, peraltro sempre previsti dalle norme, per individuare il personale in eccesso, lasciando alla propria discrezionalità ogni decisione”.
Lina Bruno