Il produttore Rosario Scandura racconta il suo “scoglio del leone”.
In esclusiva per il Quotidiano di Sicilia, il produttore cinematografico siciliano, Rosario Scandura ha raccontato la sua carriera, soffermandosi in particolar modo al suo film di successo “Lo scoglio del leone”.
Come nasce in te la passione per il settore cinematografico?
“La passione è nata in me fin da piccolo – afferma Rosario – guardando la tv con i nonni. Poi durante il corso degli anni ho studiato e mi sono perfezionato. In ogni caso è una passione reale e non costruita.”
Quanto è stato difficile realizzare un film in questo periodo?
“Concordo per quanto riguardo la difficoltà, ma ho avuto la fortuna di circondarmi di professionisti veramente bravi. Purtroppo in questo periodo non ci sono contributi, quindi abbiamo stretto la cinghia e cercato di dare il massimo con poco.”
Il tuo lungometraggio “Lo scoglio del leone” sta andando benissimo, ricevendo molteplici riconoscimenti dall’India all’America. Ti aspettavi tutto questo successo?
“Eravamo coscienti di aver fatto un buon prodotto, ma non pensavamo di arrivare a ricevere questi premi. Sicuramente il premio ricevuto al “Miami Indipendent Festival” è stato un onore. Andare a vincere oltreoceano un premio così prestigioso non era assolutamente previsto. Credo che il pubblico premi la nostra denuncia sul maltrattamento dell’ambiente, seppur evidenziata in maniera delicata, in particolar modo quella legata alla pesca clandestina.”
Un cast prevalentemente giovane e siciliano. Qual è il consiglio che ti sentiresti di poter dare ai giovani che si affacciano al mondo del cinema?
“Quello che mi sento di poter dire, è che non per forza bisogna partire e andare a Roma per fare cinema. Si può fare anche da qui, sicuramente con più difficoltà, ma bisogna lottare ed andare sempre avanti in ciò che si crede e i risultati arriveranno.”
Infine uno sguardo al futuro..
“Sto lavorando ad un’altra bella sceneggiatura che spero prenderà “vita” nei prossimi mesi.”
Antonio Licitra