Pezzi di Pizzo

Il vaso di Pandora

All’inizio con tutti quei tricolori, gli “andrà tutto bene”, le canzoni di Modugno e gli inni nazionali cantati ai balconi ci eravamo illusi.

Ma c’erano anche balconi chiusi, serrande abbassate, gente che nel buio della coscienza rimuginava su tutte le cose andate storte nella vita.

Disagi familiari, problemi economici, meriti non riconosciuti dagli altri, sentimenti frustrati, tradimenti.

Finalmente il vaso in cui tutto questo risentimento era custodito ora si apriva.

E si poteva trovare il capro espiatorio a cui dare la colpa delle cose andate male nella propria esistenza.

Il complotto contro l’io. Non contro tanti, ma proprio contro di me. Io che so cose che voi non sapete. Io che ho la sfera di cristallo. Che ho interpretato Zaratustra.

Perché Io so Io e voi non sapete nulla di chi sono, cosa ho imparato, cosa ho sofferto.

Ogni tanto, i tanti Io che scrivono nelle bacheche, con parole e odio che mai avrebbero il coraggio di tirare fuori in una cena tra amici, sentendosi degli eroi solitari, si ritrovano insieme, in una piazza.

Non sono un popolo omogeneo, hanno disagi diversi, prendono differenti ansiolitici o marche di alcolici. Sono una moltitudine di Io che cominciano a dare di testa insieme.

Come una rivolta in un manicomio. Come nel film “Risvegli” con Robert De Niro e Robin Williams. Solo che quelli erano dei matti simpatici che ritrovavano un barlume di coscienza.

Loro sembrano tanti Napoleone, con il mignolo all’orecchio, che si ritrovano insieme pensando di essere unici. Depositari di un pensiero che rilegge secoli di pensiero occidentale, che manda per sempre in soffitta l’epoca del Lumi. Che come nei secoli bui manda al rogo le tesi di Galileo.

Nessuno di noi è unico. Ha famiglie  genitori, fratelli, compagni di scuola, amici, colleghi di lavoro, compagni di viaggio in un mondo che è multilaterale e collettivo.

Rendetevene conto e ragionate. Nessuno vuole catturarvi, farvi diventare prede di un mostro multinazionale. Lo capiamo pure noi, stupidi vaccinati che le case farmaceutiche non sono gestite da Santi o poeti. Anche noi abbiamo avuto paura ad affrontare la chimica di un vaccino sperimentale come lo sono tutti i vaccini.

Ma non rinneghiamo secoli di storia del pensiero occidentale per abbracciare le idee talebani che che vengono dal remoto passato. Vorremmo un futuro per noi ed i nostri figli.

Ci dobbiamo solo salvare per tornare ad una cosa che a molti purtroppo spaventa. Perché lì stavano male.

La normalità.

Giovanni Pizzo