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Il vaso di Pandora

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martedì 31 Agosto 2021

All'inizio con tutti quei tricolori, gli “andrà tutto bene”, le canzoni di Modugno e gli inni nazionali cantati ai balconi ci eravamo illusi

All’inizio con tutti quei tricolori, gli “andrà tutto bene”, le canzoni di Modugno e gli inni nazionali cantati ai balconi ci eravamo illusi.

Ma c’erano anche balconi chiusi, serrande abbassate, gente
che nel buio della coscienza rimuginava su tutte le cose andate storte nella
vita.

Disagi familiari, problemi economici, meriti non riconosciuti
dagli altri, sentimenti frustrati, tradimenti.

Finalmente il vaso in cui tutto questo risentimento era
custodito ora si apriva.

E si poteva trovare il capro espiatorio a cui dare la colpa
delle cose andate male nella propria esistenza.

Il complotto contro l’io. Non contro tanti, ma proprio
contro di me. Io che so cose che voi non sapete. Io che ho la sfera di
cristallo. Che ho interpretato Zaratustra.

Perché Io so Io e voi non sapete nulla di chi sono, cosa ho
imparato, cosa ho sofferto.

Ogni tanto, i tanti Io che scrivono nelle bacheche, con
parole e odio che mai avrebbero il coraggio di tirare fuori in una cena tra
amici, sentendosi degli eroi solitari, si ritrovano insieme, in una piazza.

Non sono un popolo omogeneo, hanno disagi diversi, prendono differenti
ansiolitici o marche di alcolici. Sono una moltitudine di Io che cominciano a
dare di testa insieme.

Come una rivolta in un manicomio. Come nel film “Risvegli” con Robert De Niro e Robin Williams. Solo che quelli erano dei matti simpatici che ritrovavano un barlume di coscienza.

Loro sembrano tanti Napoleone, con il mignolo
all’orecchio, che si ritrovano insieme pensando di essere unici. Depositari di
un pensiero che rilegge secoli di pensiero occidentale, che manda per sempre in
soffitta l’epoca del Lumi. Che come nei secoli bui manda al rogo le tesi di Galileo.

Nessuno di noi è unico. Ha famiglie  genitori, fratelli, compagni di scuola,
amici, colleghi di lavoro, compagni di viaggio in un mondo che è multilaterale
e collettivo.

Rendetevene conto e ragionate. Nessuno vuole catturarvi,
farvi diventare prede di un mostro multinazionale. Lo capiamo pure noi, stupidi
vaccinati che le case farmaceutiche non sono gestite da Santi o poeti. Anche
noi abbiamo avuto paura ad affrontare la chimica di un vaccino sperimentale
come lo sono tutti i vaccini.

Ma non rinneghiamo secoli di storia del pensiero occidentale
per abbracciare le idee talebani che che vengono dal remoto passato. Vorremmo
un futuro per noi ed i nostri figli.

Ci dobbiamo solo salvare per tornare ad una cosa che a molti
purtroppo spaventa. Perché lì stavano male.

La normalità.

Giovanni Pizzo

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