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“Immagini dalla pandemia”, progetto Angelo Azzurro Onlus e A-HEAD Art Project

Nella splendida cornice del Palazzo della Cultura di Messina, domenica 12 settembre dalle ore 11.00, Angelo Azzurro Onlus presenta il convegno dal titolo “Immagini dalla pandemia. Archetipi, traumi, visioni” (programma in allegato), al quale parteciperanno medici, artisti ed esperti di fama nazionale e internazionale. Il convegno è parte integrante di una manifestazione più ampia, Circuiti Sincronici, una mostra fotografica bipersonale di Giovanni Calemmae Luca Centola, a cura di Piero Gagliardi, che rappresenta una nuova tappa di A-HEAD Art Project per la lotta allo Stigma dei disturbi mentali, fiore all’occhiello di Angelo Azzurro Onlus.

In occasione del Vernissage, venerdì 3 settembre alle 19.00, Angelo Azzurro Onlus e A-HEAD presenteranno inoltre due nuovi Premi internazionali in memoria di Giovan Battista Calapai e Theodora van Mierlo Benedetti, rivolti agli artisti under 35, e il secondo catalogo di A-HEAD Edizioni, Synphonic Synchronicity di Giovanni Calemma, con i testi di Piero Gagliardi, Stefania Calapai, Robert Mercurio e Giovanna Carlo. Il ricavato della vendita di tutte le opere della mostra Circuiti Sincronici (3-16 Settembre 2021, Chiesa Santa Maria Alemanna, Messina) sarà invece devoluto a favore del Progetto di Responsabilità Sociale della città di Messina, in memoria di Giovan Battista Calapai, per il sostegno alla disabilità fisica e psichica. Il progetto si avvale inoltre del patrocinio del Comune di Messina e dell’Assessorato al Turismo e alla Cultura.

L’Arte rappresenta, molto spesso, una via vantaggiosa per combattere i disturbi mentali e lo stigma nei confronti di essi. Molti dei progetti riabilitativi, che la Onlus romana porta avanti ormai da oltre un decennio, sono legati alla creatività intesa come caratteristica prettamente umana, fondamentale per lo sviluppo di una sana interiorità. Convegni, campagne di informazione, mostre d’Arte a sostegno dei vari progetti – tra cui il progetto A-HEAD dedicato all’Arte – hanno dato e continuano a dare risultati molto soddisfacenti. “Solo attraverso la conoscenza e la cultura si può combattere la stigmatizzazione in ogni forma”, sottolinea la presidente di Angelo Azzurro Onlus, Stefania Calapai.

Il convegno di domenica 12 settembre a Messina sarà un’ulteriore occasione per riflettere sulle complesse strutture della mente alla luce degli innumerevoli danni sulla psiche provocati dalla pandemia da Coronavirus, non trascurando il legame tra Arte e Psichiatria.

Nella sessione antimeridiana interverranno lo psichiatra Fabrizio Starace, presidente della Società italiana di Epidemiologia Psichiatrica (SIEP) che affronterà il tema della pandemia come “stress test” per gli operatori sanitari; Robert Mercurio, analista junghiano, presidente dell’Associazione per la Ricerca in Psicologia Analitica (ARPA), che analizzerà il rapporto tra uomo e natura sulla base di archetipi, sogni e miti; l’ultimo intervento della mattinata sarà di Nicola Basile, professore di Lingua e Letteratura italiana e di Lingua e Cultura Latina, e presidente della Delegazione dell’AICC (Associazione Italiana di Cultura Classica), che approfondirà il tema del lessico delle epidemie nel mondo antico e moderno analizzando quelle che sono le “parole virali”.

Tornando ad approfondire il sottile rapporto tra Arte e Psiche, la sessione pomeridiana del convegno si aprirà con il fotografo e video artista David Sebastian che mostrerà il suo lavoro “Rome Locked City”; seguirà Filomena Rosiello, psicoanalista ARPA e IAAP, arte terapeuta e terapeuta con il gioco della sabbia AISPT, che rivelerà la potenza dei simboli tra arte e psicoanalisi; a seguire l’intervento di Alessandro Bellotta – psichiatra, psicoanalista e didatta ARPA – dal titolo “Spirito del tempo e spirito del profondo ai tempi della grande pandemia: tra delirio e rivelazione”. La sessione finale del convegno di domenica 12 settembre sarà dedicata alla pandemia come trauma individuale e collettivo e ne discuteranno la psichiatra Stefania Calapai, presidente di Angelo Azzurro Onlus e Fondatrice di A-HEAD Art Project contro lo Stigma dei disturbi mentali; il dottor Francesco Cro, psichiatra presso DSM Viterbo; la psichiatra Antonella Logiudice, vicepresidente di Angelo Azzurro Onlus e cofondatrice del progetto A-HEAD. L’ultimo intervento sarà della dottoressa Veronica Arredondo, Matematica e docente presso l’Università Autonoma di Zacatecas in Messico, sostenitrice del progetto A-HEAD, ricercatrice e divulgatrice scientifica del Messico, che contribuisce a diffondere temi cari ad Angelo Azzurro all’interno del mondo della cultura nel suo Paese, combattendo in questo modo contro la stigmatizzazione dei disturbi mentali anche oltreoceano.

Moderatore dell’intero evento di domenica 12 settembre sarà il dott. Francesco Cro psichiatra, giornalista e scrittore, sostenitore del progetto A-HEAD.

Dopo un anno e mezzo di pandemia la psiche di tutti noi risulta profondamente provata e sono in aumento i disturbi mentali più o meno gravi. Chiusi in casa o comunque con una vita sociale più che dimezzata, costretti ad inventare nuove forme dell’esistenza, obbligati a condividere spazi a volte scomodi e ristretti in famiglia anche a causa dello smart working, molte persone si sono trovate, o si trovano tuttora, alle prese con una forte emergenza emotiva. La pandemia da CoViD-19 ha provocato in tutto il mondo delle conseguenze sulla salute mentale così gravi da spingere anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ad affermare che la tutela della Salute Mentale è una priorità.

Attraverso il progetto A-HEAD, e varie iniziative collegate all’Arte Contemporanea, Angelo Azzurro Onlus sostiene in particolare gli artisti che collaborano ai vari laboratori, che da anni l’Associazione svolge accanto alle attività di psicoterapia più tradizionali. l’Arte rappresenta un mezzo privilegiato per meglio interpretare le complesse strutture della mente, sviluppando un percorso ermeneutico e conoscitivo dei disturbi mentali. “L’Arte ci ha aiutato a parlare di malattia mentale in un modo diverso e ci ha permesso di raggiungere più persone di diversa cultura ed estrazione sociale”, afferma la presidente Stefania Calapai.

Oltre a Giovanni Calemma e Luca Centola hanno aderito al progetto A-HEAD altri artisti come Tiziano Bellomi, Barbara Salvucci, Gianfranco Grosso, Luca Guatelli.

Data la natura benefica del progetto, con A-HEAD la cultura, nell’accezione più ampia del termine, diviene un motore generatore di sanità, nella misura in cui i ricavati sono devoluti a favore di progetti riabilitativi della Onlus Angelo Azzurro, legati alla creatività, intesa come caratteristica prettamente umana, fondamentale per lo sviluppo di una sana interiorità. Lo scopo globale del progetto è quello di aiutare i giovani che hanno attraversato un periodo di difficoltà a reintegrarsi a pieno nella società, attraverso lo sviluppo di nuove capacità lavorative e creative.