Sanità

Sanità, impiantato a Palermo e Agrigento il primo pacemaker senza fili

Al via in Sicilia l’impianto del nuovo pacemaker senza fili, completamente intracardiaco, ad elevata longevità. Negli ospedali Giovanni Paolo II di Ragusa e Civico di Palermo, sono stati effettuati con successo i primi impianti dell’apparecchio che è più piccolo di una batteria mini-stilo.

La Divisione di Cardiologia Clinica e di Elettrofisiologia di Ragusa (diretta dal dott. Antonino Nicosia) e l’unità dipartimentale di Elettrofisiologia di Palermo (diretta dal dott. Giuseppe Sgarito) sono tra i primi centri in Europa, e i primi in assoluto in Sicilia, a fare uso di questa tecnologia, applicata a quattro pazienti che necessitavano di stimolazione cardiaca.

Come funziona il pacemaker senza fili

Il pacemaker AVEIR VR è indicato per il trattamento di pazienti con bradiaritmie cardiache. Differentemente dai pacemaker tradizionali che vengono impiantati in una tasca sottocutanea pettorale e trasmettono gli impulsi al cuore attraverso dei fili, detti elettrocateteri, questo è un dispositivo totalmente intracardiaco, dal peso di pochissimi grammi (2,4) e volume di 1 cc, che viene introdotto attraverso la vena femorale e fissato direttamente all’interno del ventricolo destro.

Il nuovo dispositivo, al debutto in Sicilia, è dotato di una batteria che supera i 10 anni di durata, ed ha un design ed un sistema di fissaggio che consentono, all’esaurimento della batteria, di estrarlo e sostituirlo con un nuovo dispositivo.