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Lavoratori della Fincantieri imprigionati in zona rossa a Misilmeri

Sono circa 30 i lavoratori della Fincantieri di Palermo che dallo scorso 14 Novembre sono imprigionati all’interno della “zona rossa” di Misilmeri, considerato che sono residenti nel centro dove nei giorni scorsi sono stati contati numerosi contagi da Covid-19.

Ad accendere i riflettori sulla questione è stata la federazione Ugl metalmeccanici Sicilia, che ieri ha chiesto al presidente della Regione Nello Musumeci la modifica dell’ordinanza, con la quale sono state elevate le misure di contenimento nel Comune palermitano.

Pur comprendendo l’assoluta necessità di proteggere la cittadina palermitana con l’istituzione della massima disposizione per far scendere la curva del contagio, dopo aver ricevuto diverse segnalazioni non possiamo che essere portavoci del disagio di una trentina di famiglie, preoccupate per ciò che potrebbe accadere nei prossimi giorni – spiega il segretario regionale Uglm Angelo Mazzeo.

Non essendoci, infatti, strumenti normativi che giustificano l’impossibilità di un lavoratore di recarsi a lavoro, dovendo uscire da una “zona rossa”, nel caso specifico la Fincantieri ha dovuto ricorrere alle ferie, ma quando queste a breve saranno già finite (visto che siamo quasi a fine anno) per molti dei 30 lavoratori si dovrà passare al permesso non retribuito. Questo significa che, tra non molto, con il perdurare del provvedimento gli operai si vedranno sottrarre parte del salario per colpe non loro.